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Wednesday, November 5, 2008

Fughe di gas a Gela, Trivelle a Pineto


Mentre ieri il mondo aspettava con ansia l'esito delle votazioni americane, a Gela una nuova piccola ma grande tragedia del petrolchimico. Misteriosi fumi provenienti dalle aziende della nostra amica ENI hanno mandato una ventina di persone all'infermieria. La gente lamentava bruciore alle vie respiratorie, senso di asfissia e nausea. La puzza si e' sentita fino in citta', e varie persone si sono sentite male. I carabinieri e la polizia hanno ricevuto molte telfonate ed hanno effettuato un sopralluogo.

Come al solito, l'ENI minimizza e dice che non e' nulla di grave e che dai controlli rilevati si tratta "solo di idrocarburi, non di gas". Chissa che vuol dire. Gli idrocarburi sono forse degli elisir di lunga vita? Per di piu' dice l'ENI il medico che ha esaminato i vari operai non ha riscontrato niente di grave e ha rimandato la gente a lavorare. Si, infatti cosa vuoi che siano un po' di idrocarburi nel tuo corpo? E quei malori? Mah saranno allucinazioni collettive. Va tutto bene, non preoccupatevi, nessuno e' morto seduta stante. E per questo che io la definisco una piccola ma grande tragedia, perche' sembrerebbe un piccolo incidente di percorso, ma invece a lungo andare tutte queste porcherie che restano misteriose e che si mettono nell'aria a ritmi costanti si traducono in un bimbo gelese su sei che nasce deforme.

Un mese fa un incendio sprigiono' fumi neri per mezz'ora di tempo dallo stabilimento "Frazionamento BTX". Uno legge questo e forse non si chiede cosa sia il BTX, ma e' benzene, toluene e xylene - tre sostanze cancerogene. Una boccata di inquinanti forse non uccide, ma respirare queste sostanze per tutta la vita si.

La cosa piu' brutta pero', da come la vedo io, e' l'inganno dell'ENI, la loro malafede. Da piu' di un anno a Gela si parlava di accordi su un riassetto produttivo e occupazionale. Si parlava di investimenti sulla sicurezza, e manutenzione ordinaria degli impianti. Niente di speciale dunque, le cose che dovrebbero essere normali quando si opera in una raffineria. Ogni tanto si fanno i controlli e si mettono tecniche migliori se si puo' specie quando si opera cosi vicino ai centri abitati.

Ebbene, di tutto cio' l'ENI non ha fatto nulla. L'ENI NON HA FATTO NEPPURE LA MANUTENZIONE ORDINARIA! I sindacati dei lavoratori chimici e dell’energia, hanno addirittura accusato l'ENI di attuare la “logica del massimo profitto” perche' se ne sono altamente infischiati del piu' basilare buon senso e del rispetto della vita.

E' piu facile dire "non e' successo niente di grave" mentre intanto ogni due, tre settimane ci sono incidenti del genere a Gela. Dal sito siciliano tg10.it:

"..l’incidente è puntualmente arrivato. Per fortuna, ripetiamo, senza feriti. Ma non ci si può affidare sempre alla fortuna, alla buona sorte. Ecco perchè ogni ritardo negli interventi di manutenzione diventa una sorta di attentato alla sicurezza, considerata anche l’età avanzata degli impianti."

Intanto, mentre in Abruzzo si continua a fare le chiacchere, come riporta primadanoi, ci si prepara ad installare nuove trivelle a Pineto, a pochi chilometri dalla costa. Purissima follia. Dov'e' Gianni Chiodi, sindaco di Teramo, in tutto questo? Dov'e' Carlo Costantini che tanto dice di essere contro il centro oli ad Ortona? Dove sono i teramani? Possibile che non abbiano sentito parlare del petrolio in Abruzzo questi mesi? Possibile che non gli interessi del loro mare? Possibile che nessuno si sia preso la briga di indagare? Eppure sui blog e' almeno sei mesi che se ne parla, anche delle trivelle a Teramo....



Fonti:Sicilia Informazioni, Sicilia Informazioni 2

2 comments:

Anonymous said...

Per qualcuno che non avesse letto il post precedente e, penso che sia una risposta anche ad una parte dell’attuale.
(Una trivella attiva si trova anche tra San Salvo e Lentella, questa è pure una zona dove si respira un’aria molto fina, ci sono certe industrie con le ciminiere uguali a quelli dell’ottocento, bisognerebbe vedere per credere).
Demone hai detto le stesse cose che dico da sempre, anche in questo blog, su Vastesi e da Prima da Noi.
Da piccolo osservavo le pecore mentre pascolavano, il pastore conduceva il gregge al centro del pascolo, le pecore meno pecore per brucare l’erba migliore si mettevano avanti agli altri, si allargavano a cerchio per tutta l’estensione del pascolo, quando arrivavano anche le ultime che si nutrivano dell’avanzo, il pastore li riconduceva al centro e ricominciavano il ciclo; poi ho osservato Remo Gaspari, il metodo è stato lo stesso; per me Obama , di colpo, ha riportato il gregge al centro del pascolo, felicemente, neanche il precedente pastore è preoccupato perché conosce benissimo il gioco, in questo caso le pecore hanno seguito il pastore; In Abruzzo otterranno lo stesso risultato, senza trionfalismi ma, con la sessa efficacia perché i candidati sono equipotenti, riporteranno le pecore al centro del pascolo con l’ausilio dei cani feroci che morderanno le cosce delle pecore rimaste indietro.

Anonymous said...

dobbiamo ammazzare i cani