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Wednesday, September 29, 2010

La BP in Texas e in Sicilia



I personally believe that BP,

with its corporate culture of greed over profits,
murdered my parents.

Eva Rowe, i cui genitori sono morti
nell'esplosione di una raffineria
BP in Texas nel 2005


Il 23 marzo 2005 una raffineria di petrolio esplose in Texas - 15 morti. 170 feriti.

Fu il piu' grande incidente sul lavoro negli USA dal 1990. Subito ci fu una investigazione della US Chemical Safety Board che giunse alla conclusione che la colpa era della BP che per ottimizzare i guadagni stava stracciando tutte le misure di sicurezza, producendo di piu' di quanto la raffineria potesse sostenere e tagliando sulle operazioni di formazione del personale.

Le accuse furono di violazioni criminali della sicurezza e dell'ambiente, e ci furono diversi procedimenti legali da parte delle famiglie delle vittime.

Vennero identificati problemi alle strutture, al modo di valutare i rischi, al modo in cui la raffiniera era gestita, alla cultura lavorativa promossa dalla BP, alla manutenzione, alle ispezioni, alla salute dei lavoratori e agli aggiornamenti sulla sicurezza. Praticamente non funzionava bene niente - infatti trovarono 700 infrazioni!

Nel report la ditta esterna incaricata di valutare la raffineria scrisse queste testuali parole:

We have never seen a site where the notion 'I could die today' was so real.

Non abbiamo mai ispezionato un sito dove il concetto di "Potrei morire oggi" e' cosi' reale.

Successivamente la stessa commissione decise di investigare tutte le altre operazioni BP negli Stati Uniti.

La BP e' una ditta inglese, nata prima come Anglo-Persian Oil Company, dopo la prima guerra mondiale quando le tocco' il petrolio dell'Iran, poi diventata British Petroleum, e ora solo BP (forse si vergognano della parola petrolio?).

Nel corso degli anni ha acquistato varie ditte americane - la Amoco e la Arco - e cosi adesso gestisce diverse raffinerie qui negli Stati Uniti.

La commissione trovo' che in tutte le cinque raffinerie BP degli Stati Uniti ci fossero violazioni gravi sulle norme di sicurezza - intanto ci furono altri incidenti, dopo lo scoppio del 23 Marzo, fughe di idrogeno solforato, un morto e vari feriti nella stessa raffineria.

Finalmente, cinque anni dopo e vari tentativi da parte della BP di trovare scuse e scorciatoie, una prima sentenza. In data 12 Agosto 2010, la BP e' stata condannata a pagare almeno 50 milioni di dollari per le infrazioni sulla sicurezza nel suo impianto di Texas City.

L'ente americano per la sicurezza OSHA (Occupational Safety and Health Administration) afferma che la condanna e la cifra "riflettono giustamente il poco rispetto che la BP ha mostrato verso la sicurezza sul lavoro".

L'OSHA aveva chiesto 80 milioni di dollari, da pagare al governo federale, la piu' grande multa mai chiesta da questo ente. La BP si rifiuta di pagare i restanti 30 milioni di dollari, e probabilmente ci saranno altri sviluppi su questa cifra - il solito gioco del speriamo che ci si stanchi. Speriamo che l'OSHA tenga duro.

La BP e' stata anche obbligata a spendere 500 milioni di dollari per ulteriori aggiornamenti sulle misure di sicurezza, dopo che gia' ne aveva spesi 1 miliardo negli anni scorsi dopo l'incendio. Loro stessi affermano di avere pagato 1.6 miliardi di dollari per ricompensare le famiglie per la morte dei loro familiari.

Tutti questi soldi paiono tanti, ma nel 2005 gli utili della BP per la raffiniera di Texas City sono stati di un miliardo di dollari.

Solo per l'anno 2005 e solo per quella raffineria.

E' evidente che gli fa un baffo 50 milioni di dollari al governo federale. Per di piu' ci e' dovuto scappare il morto, anzi 15 per avere migliorie sulle misure di sicurezza.

La BP e' la responsabile del disastro nel golfo del Messico. 11 morti e tre mesi di fuoriuscite incontrollate di petrolio - il piu' grande disastro ambientale della storia americana.

La BP ha in programma di trivellare a 100 km da Lampedusa. Pochissimi lo sanno, e ancor di meno ne sono preoccupati.

Io non gli darei nemmeno da tagliare l'erba del mio prato a questi. Ma poi, non e' solo la BP - io sono convinta che tutte queste ditte petrolifere, chi piu, chi meno, cercano di tagliare e di spremere tutto lo spremibile dalla gente. I Moratti sono tanto piu' attenti? L'ENI e' tanto piu' attenta? La Forest Oil, la Aleanna Resources, la Petroceltic, la MOG saranno tanto piu' attente?

Ho i miei dubbi.

Fonti: Wikipedia, BBC, CBS

2 comments:

davide said...

-vorrei chiedere ai sigg. legislatori perchè se io commetto una sola un'infrazione grave con l'auto (car sharing,of course!) mi sospendono giustamente la patente, mentre una società che ha fatto ben 700infrazioni in un solo stabilimento, può continuare ad operare? quanti incidenti/morti deve provocare per essere bloccata?
- i più puliti (ed unici) nel mondo del petrolio, sono quei poveri temerai,inzuppati di ogni, che fanno manutenzione sulle piattaforme!

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senza pudore: disgustose dichiarazione del viscido sgarbi su grillo + insulto travaglio (dal 7')che rimano calmo..

http://www.youtube.com/watch?v=UnjaEUyOsv8

Peppe Croce said...

Il problema è che quelle sono acque tunisine, seppur di fronte Lampedusa.
E ai tunisini non li convinci tanto facilmente...
Dal punto di vista legislativo, poi, non si ci può neanche mettere in mezzo l'Ue che (forse) farà la moratoria nei mari europei ma di certo non può vietare nulla in acque internazionali o straniere.
P.S. in Sicilia la storia si sa, ed è già stata abbondantemente strumentalizzata dall'assessore regionale di turno...