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Wednesday, April 6, 2011

In 22 all'ospedale per H2S - L'ENI: tutto regolare


L'ironia della sorte ha voluto che ci sia un grave incidente al Centro Oli di Viggiano solo un mese dopo il Copam, la conferenza ENI-Assomineraria per dire che il petrolio va bene, e che anzi occorre piu' che raddoppiare le estrazioni lucane, da 80.000 a 175.000 barili al giorno.

La stampa lucana riporta infatti che 22 persone "hanno sentito un forte odore di zolfo e poi hanno iniziato a vomitare e a svenire". Altri malori che hanno riportato sono stati giramenti di testa, bruciore agli occhi, irritazione alla gola, sensazioni di stordimento. Come da copione. I medici dell'ospedale che li curano portano le mascherine.

In mancanza di dati regionali, secondo la letteratura medica, il vomito e tutti gli effetti riportati dagli intossicati, si avvertono attorno ai 10-100 ppm. Il limite per la salute stabilito dall'OMS e' 0.005 ppm.

Gli operai erano tutti dell'Elbe Sud Italia, un azienda che sta a 150 metri dal Centro Oli. A quanto pare, episodi di questo genere sono frequenti, ma "mai come questa volta". Qui ad esempio, un altro incidentino di percorso di soli tre mesi fa.

A Viggiano ci sono abituati al "solito" ordine di chiudere porte e finestre.

Questa e' la prassi normale e la prevenzione ENI.

Chiudetevi in casa perche' respirare idrogeno solforato e' normale.

Ma ieri non e' bastato chiudersi in casa, si sono sentiti male nonostante le porte e le finestre sbarrate. Qualcuno ha anche chiamato l'ENI, ma a quelli che gliene importa? Hanno tagliato corto e dicono che e' tutto regolare, non ci sono state fughe, che non hanno niente da dire sulla sicurezza e che i loro rivelatori non hanno segnalato niente di anormale DENTRO il loro stabilimento. Sul FUORI no comment.

Aggiungono che gli intossicati, secondo loro sono di meno. Non 22, ma solo 12. Ora si ergono pure a medici e si sentono in diritto di decidere chi e' intossicato o no.

Al Copam parlavano di trasparenza, sui loro siti di rispetto per l'ambiente e le persone. Si dichirano pure ambientalisti. Qui invece si nascondono, e' tutto regolare.

Sul posto carabinieri, vigili del fuoco, polizia. La CGIL chiede accertamenti sull'incidente.

Sorgono domande molto semplici:

Dove erano gli strumenti la fuori per leggere in tempo reale le concentrazioni di H2S?

Chi respira questo idrogeno solforato in dosi "normali", tutti i giorni, senza sentirsi male, ci pensa che ci sono effetti CUMULATIVI? Se qui ci vanno all'ospedale, che succede se tutta la vita respiri quella robaccia? Lo sanno che l'ENI e' autorizzata ad emettere migliaia di volte piu' di H2S di cio' che prevede l'organizzazione mondiale della sanita'?

E cosi, l'Acqua dell'Abete si inquina da sola, per "ruggine" e compaiono magicamente cromo, manganese, bario. Gli operai vicini al centro oli si intossicano da soli e compare magicamente idrogeno solforato nell'aria.

Magic Italy inzia da qui.

1 comment:

davide said...

sulle misure ,ahinoi, se ne vedono di tutti i colori.
diciamo che è un po' come la casa delle libertà!

pur utilizzando uno strumento a norma,tarato e controllato periodicamente,-magia- posso far uscire il risultato che voglio!

es. banale per non essere pedante: il mio bel termometro mi indica 30°C, ma se il limite per legge è 25°C posso spostarmi di 3metri, all'ombra di un albero, e far risultare 23°C senza manomettere niente...solo la coscienza..se mai vi fosse!!