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Saturday, November 26, 2011

Altri inganni ENI a Agrigento - Cassiopea - trivelle di nascosto

Cassiopea e' in basso: per il Ministero delle Attivita' produttive e' sospeso. Per il Ministero dell'Ambiente l'iter autorizzativo e' quasi completo. A chi credere?



** Nota: ringrazio Guido Picchetti per avermi aiutato a mettere i pezzi assieme.
Non e' detto che questa sia la storia completa di Cassiopea.
Ma siamo entrambi dei volontari.
Eventuali giornalisti professionisti sono pregati di citare le fonti
di questo lavoro di indagine. **


The success of this exploration testifies to Eni's
commitment to the search for hydrocarbons
in frontier environments such as deep water,
as well as the great attention paid to the exploration
and development of mining resources in Italy.

Dal sito ENI, 2008

Anche il pozzo scoppiato della BP era
in zone di frontiera e in acque profonde.
Qui siamo a 20 chilometri, li a 80.

I nomi cambiano, quello che l'ENI vuole fare e' sempre lo stesso: trivellare dove gli pare a loro senza rispetto per nessuno e con l'inganno. In questo caso nei mari profondi dello stretto di Sicilia, secondo le concessioni GR 14 AG e GR 13 AG, riuntite sotto il luccicante nome di Cassiopea, nei pressi di Agrigento.

La storia e' lunga, ma lineare e soprattutto ingannevole.

Nel 2008 infatti, l'ENI e altri siti internazionali che si dedicano a divulgare notizie petrolifere fra cui "Upstream" riportava che i beniamini dell'ambiente dell'ENI avevano fatto questa scoperta di gas meravigliosa nei mari dello stretto di Sicilia.

Al contempo l'ENI annunciava gia' di volere accellerare il suo programma per arrivare allo sfruttamento del giacimento il piu' presto possibile.

L'ENI controlla Cassiopea al 60% ed il restante 40% e' della ditta Edison. L'estensione chilometrica della GR 13 AG e' di circa 420 chilometri quadrati, quella della GR 14 AG e' di circa 410 chilometri quadrati.

Il pozzo Cassiopea si trova a 560 metri di profondita', a 22 chilometri da riva, in quelle che vengono considerate acque profonde, e dunque piu' pericolose.

Si parla di circa 16 miliardi di metri cubi di riserve di gas, da tirare fuori al ritmo di 190,000 meti cubi al giorno. L'Italia consuma circa 95 miliardi l'anno di gas. Circa 8 miliardi al mese. Questo giacimento dunque dara' gas all'Italia per circa due mesi.

Cioe' forti pericoli e trivelle in acque profonde davanti ad Agrigento per 2 mesi di gas.

A suo tempo l'ENI diceva anche di volersi riallacciarsi ad altri giacimenti nella zona, detti Panda ed Argo per formare un unico campo petrolifero a mare. Basta guardare la foto sopra per rendersene conto.

Come detto, si tratta di giacimenti in acque profonde, pericolose, proprio come la BP nel golfo del Messico. Notare che la BP era a circa 50 miglia da riva - 80 chilometri - qui invece siamo a soli 20 chilometri.

Passano tre anni e non succede granche'.

Il 25 febbraio del 2011 il sito del Ministero dello Sviluppo Economico riporta che tutto e' stato sospeso per decorrenza di termini. Infatti se uno apre i siti dei rispettivi giacimenti trova la scritta:

Nota: sospeso.

Qui per la GR 13 AG e qui per la GR 14 AG.



Tutti tranquilli allora? Chissa, costava troppo, erano acque troppo profonde, l'ENI non l'ha giudicato appetibile questo giacimento e ci hanno rinunciato?

Manco per niente.

Infatti, se uno va al sito nazionale della VIA del Ministero dell'Ambiente, si scopre invece che e' stato presentato, nel Novembre del 2011 questo:

Permesso per la Concessione di Coltivazione "d.3G.C.-A.G."/ARGO e CASSIOPEA derivante dai Permessi di Ricerca "G.R13.AG" e "G.R14.AG" Scadenza presentazione osservazioni: 04/12/2011

Addirittura il sito della Provincia di Agrigento riporta quanto in basso:

COLTIVAZIONE DEI GIACIMENTI DI GAS METANO "PANDA" "ARGO" E CASSIOPEA" DA UBICARE NELL'OFF-SHORE SICILIANO ANTISTANTE IL CANALE DI SICILIA (ZONA G E C) A CIRCA 30 M AL LARGO DELLA COSTA AGRIGENTINA- DITTA ENI S.P.A.,DIVISIONE EXPLORAZION & PRODICTION CON SEDE LEGALE IN ROMA, DISTRETTO MERIDIONALE VIA DEL CONVENTO 14, 85059 VIGGIANO (PZ)-AVVISO DI DEPOSITO-ART. 23 DEL D.LGS 16/01/08 N°4

A me 30 metri pare errato - ma questo e' quello dicono loro - notare che scrivono "Explorazion e Prodiction" fa un po ridere, ma la sostanza non cambia.

Altro che decorso dei termini! L'ENI ha segretamente presentato tutte le sue scartoffie per trivellare in modo definitivo al Ministero dell'Ambiente e ora c'e' tempo solo fino al 4 dicembre per presentare osservazioni, e per la gente di informarsi, ammesso che gli interessi.

Fa ridere che il Ministero A non sa quello che faccia il Ministero B o la provincia di Agrigento. Peggio di tutto fa piangere che i cittadini non sappiano niente.

Evviva l'Italia.

Io non ho tempo di indagare di piu' di questo, ma spero che la gente del posto abbia voglia quanto meno di saperne di piu' e di fare osservazioni nel tempo ristretto che resta se gli interessa.

I politici, e chi spera piu' in quelli? Possibile che alla provincia di Agrigento non abbiano potuto diffondere notizie? Possibile che nessuno si chiesto cosa succedesse? Boh.

Ho scaricato tutti i file dal Ministero dell'Ambiente - sono circa 30 file - che sono qui, mentre invece il riassunto della loro valutazione ambientale e' qui.

In sostanza: secondo l'ufficio di VIA del Ministero dell'Ambiente le scadenze per mandare osservazioni per quelli che saranno pozzi permanenti e' il 4 Dicembre 2011.

Altro che decorso temporale del 25 Febbraio del 2011!

3 comments:

Anonymous said...

vergogna!

coraggio maria rita..
magari non riusciamo a fermare tutti i pozzi,
ma abbiamo agganci per la tua causa di canonizzazione!
tra cent'anni,of course :-)

Anonymous said...

GRAZIE DOTTORESSA,
lei è una di quelle belle e rare persone che offrono -senza risparmiarsi- il proprio genio ed i propri sudati studi per la Verità, sforzandosi di tutelarci da quei vigliacchi falchi senza scrupoli.
La stimiamo un mondo.

Anonymous said...

Grazie.
Renata,Graziano,Enrico,Giulia,Mauro,Matteo,Stefano,Luca,Simona,Maria Cristina,Elettra,Lucrezia,Francesco,Fausta.