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Monday, August 20, 2012

La Nigeria senza pace


 
In alto: Gas flaring dell'Agip a Ebocha, Rivers State, Niger Delta 
 
In basso: foto della Nigeria al petrolio da parte di vari operatori.
Eni, Shell, Total, Exxon-Mobil, Chevron

































There is Shell oil on my body
Hannah Baage, Nigeria




Dei disastri Nigeriani abbiamo parlato tante volte su questo blog.

Qui c'e' l'ENI e il suo gas flaring che arde da 40 anni, ininterrottamente.

Qui foto di vita di tutti i giorni

Qui il rapporto dell'ONU nel 2011 dove inquivocabilmente si condannano le ditte petrolifere, Shell in primis, per il disastro ambientale nell'Ogoniland, Nigeria che si perpetua da 50 anni.

Qui pozzi scoppiati a mare senza che la comunita' internazionale l'abbia veramente saputo e se ne sia indignata. 

Storie normali, in un paese che alla fine resta povero e il cui petrolio finisce nelle case di noi ricchi occidentali.

Venerdi scorso l'ennesimo incidente - petrolio che fuoriesce da una pompa difettosa, e che sebbene la Shell lo neghi, secondo i residenti e secondo l'agenzia di stampa Reuters ha inquinato le mangrovie locali. 

Qualche mese fa un altro riversamento fra le mangrovie, che fu fermato solo dopo due mesi ininterrotti di petrolio. Due mesi, senza che la Shell avesse fatto niente. Similmente la Exxon Mobil che fermo' altre perdite in mare dopo settimane di inazione. Se la prendono con calma.

E siccome la Exxon-Mobil non e' da meno della Shell, anche lei riporta nuove perdite da un pozzo in mare. In questo caso ancora devono stimarne "l'impatto pieno".

I pescatori parlano di una sottile patina oleosa che copre la spiaggia e la costa attorno alla zona di Ibeno, nello stato di Akwa Ibom. La pesca e' chiusa.

La Exxon-Mobil "confirms that oiling from an unknown source has been sighted along the shoreline near Ibeno".  Cioe' confermano che c'e' una "sorgente sconosciuta" di petrolio. Sconosciuta? Ma se li ci sono i loro pozzi! E da dove verra mai questo petrolio? Mmh. Un fitto mistero difficilissimo da risolvere, eh!

In realta' le perdite di petrolio sono al'ordine del giorno in Nigeria e, nonostante lo svergognamento di un anno fa con il rapporto ONU, ben poco e' stato fatto per ripulire la zona in questi dodici mesi.

L'ONU parlava di 25 anni di pulizia e di $1 billione di dollari per iniziare, nel 2011.

Cosi' Reuters e' tornata in Nigeria un anno dopo per vedere. 
E non ha trovato niente di nuovo sotto il sole.

L'acqua che i residenti bevono e in cui si fanno il bagno e con cui cucinano ancora sa di zolfo.

I pozzi acquiferi sono tutti inquinati e non si possono piu' usare.

C'e' ancora benzene - un noto carcinogeno - in concentrazione 900 volte superiore a quanto raccomandato dall'OMS.

Le multe sono inesistenti, sebbene in Nigeria, nel corso degli anni sia stato riversato piu' petrolio in mare che in tutto il golfo del Messico nel 2010. Si parla in media di 11 milioni di galloni all'anno. 

Fanno 40 milioni di litri, ogni anno per 50 anni.

I fiumi e rigagnoli della zona sono tutti oleosi. I pesci puzzano.

L'Ogoniland fornisce con il petrolio l'80% della ricchezza nazionale di Nigeria.
La vita media e' la piu' bassa di tutta la Nigeria in Ogoniland.

La Shell dice che l'inquinamento e' per colpa di quei cattivissimi residenti che vanno a taroccare le condotte e le tubature per rubare petrolio.  Dicono che non possono ripulire perche' le aree inquinate sono di difficile accesso.

Intanto gli ha dato delle taniche di acqua potabile - dopo 50 anni e dopo un rapporto ONU, il meglio che hanno potuto fare e' stato di dargli taniche di acqua! I residenti dicono pure che non e' sufficente e che spesso finisce troppo presto.

Avari anche di acqua.

Quando il reporter di Reuters e' arrivato, la tanica era vuota.

Invece hanno ben pensato di pagare decine e decine di milioni di dollari, ogni anno per installare personale di sicurezza e per finanziare un esercito di 1,200 persone, piu' decine e decine di informatori in borghese.

Una associazione non-profit in Londra "Platform" tramite il suo protavoce Ben Amunwa afferma che

"The scale of Shell's global security expenditure is colossal. It is staggering that Shell transferred $65 million of company funds and resources into the hands of soldiers and police known for routine human rights abuses."

"La portata delle spese globali per la sicurezza e' colossale. E' strabiliante che la Shell abbia trasferito 65 milioni di dollari di fondi e risorse nelle mani di soldati e di poliziotti noti per violazioni di routine dei diritti umani."

"It is a scandal that so much money is spent on security instead of on the local communities whose livelihoods are destroyed as a result of the oil exploitation"

"E' uno scandalo che cosi tanti soldi sono spesi sulla sicurezza invece che sulle comunita' locali le cui vite sono distrutte a causa dello sfruttamento di petrolio."

Nel 1995 la Shell ha dovuto pagare delle multe per responsabilita' indirette per l'omicidio di Ken Saro Wiwa. E' anche coinvolta in un processo a Londra per inquinamento. 11,000 persone della comunita' di Bado hanno portato il gigante olandese in corte per essere risarciti di danni per decenni di inquinamento e di miseria sociale.

Finalemente, dopo decenni di collusione, e chissa anche per vergogna, il governo nigeriano ha deciso di multare la Shell per un incendio di piattaforma in mare, era il campo Bonga, nel dicembre 2011.

La Shell pero' contesta e dice che non hanno fatto niente di male e che non meritano la multa. Amen.

In molti casi, l'inquinamento - in mare, in terra, nelle mangrovie -  ha significato la fine della pesca e del benessere di comunita' intere, come a Bodo, dove due scoppi devastanti nelle annate 2008-2009 hanno messo in ginocchio l'intero paese il cui sostentamento veniva dalla pesca e dall'agricoltura.

"The people in Bodo are living corpses. You see them alive but they are dead inside. Look at this water."

"The aquatic life of our people is dying off. There used be shrimp. There are no longer any shrimp."

"The oil was just shooting up in the air, and it goes up in the sky"

"We don’t have an international media to cover us, so nobody cares about it"

"A hungry man is an angry man"


50 anni di abusi sono 50 anni di abusi.







7 comments:

Anonymous said...

La Nigeria, pur non avendo dichiarato guerra e' una Nazione occupata.
In Nigeria vivono i nuovi Ebrei, solo che questa volta gli alleati non
arriveranno a liberare gli internati di questi campi di sterminio.
Umanita' e' un significato che non esiste piu', esiste un altare che si chiama portafoglio.
E qualcuno ha il coraggio, ipocrita, di chiamarlo progresso.
L'unica consolazione e' che presto, molto presto, questo verme scomparira'.
E' inutile che cerchi altri pianeti da saccheggiare.
Curiosare su Marte, non serve a nulla; c'e' gia' stato un'altro verme, forse suo padre, tanto tempo fa.
Speranza? Non saprei, forse un sottomarino giallo...
mrita non mollare, la tua testimonianza servir? nella Norimberga prossima futura.
ABellintani
http://sferaprimeva.blogspot.it/

VIAGGISOLIDALI said...

ED ADESSO COSTRUITECI UN MEG VILLAGGIO VACANZE,CON SUPERCOLATE DI CEMENTO RADIATTIVO, COSì NASCONDETE TUTTO SOTTO IL TAPPETO E SCHIAVIZZATE IN MODO PIU SOFT...
CORNUTI!

inkazzatonero said...

Fate schifo, siete degli infami bastardi.
Vi ci trasferirei in blocco in soggiorno obbligato, insieme ai vostri cari sostenitori, in questi inferni che create.
Maledetti.

Fasani said...

Voi, che siete contro le trivellazioni in italia, dove comunque una legislazione che impedisce questi sfaceli c'è, rendetevi conto che ogni volta che fate il pieno, accendete la luce o vi fate una doccia calda, c'è un po' di quello schifo che avete visto in nigeria. Quindi fatevi una domanda: rinuncio a questa doccia, questo pieno e questa corrente o acconsento a usare le risorse che ho sotto il culo, mettendoci un po' del mio sacrificio? Vedo già le risposte: usiamo energie pulite! Già, peccato non bastino, peccato la tecnologia non è pronta. Quindi, o rinunciate alla doccia per i prossimi 2/3 anni (con ottimismo!) o ci mettete una pezza subito e con onestà intellettuale, accettate di sacrificare, come male minore, anche il vostro territorio.

maria rita said...

Notare: il tale Fasani lavora per l'ENI.

Anonymous said...

No Maria Rita, Fasani e' solo uno che ragiona con il suo cervello e non e' allineato al delirio anti petrolio che ti pervade. Non sminuire i pareri altrui bollandoli come di parte, non ti fa onore.

maria rita said...

fasani e' uno dell'eni, e chissa' anche lei - o forse e' lei fasani? ad ogni modi, si congratuli con i suoi amici dell'eni davanti a questi scempi ambientali e gli dica di contarsi per bene i quattrini che portano a casa sulla pelle dei nigeriani.