.

.

Friday, November 29, 2013

Una foto che vale mille parole.

Ecco qui.




Il Texas al fracking nel 2013.

Qui puntini marroncino non sono case, o campi di granturco. Sono pozzi da fracking nel Barnett Shale. Ce ne sono 100,000.

Dei problemi associati ne abbiamo parlato tantissime volte - dighe che cedono, acqua e aria contaminata, inquinamento del suolo, danni all'agricoltura e chi piu' ne ha piu ne metta.



no-fracking sign 
La notizia forse positiva e' che invece in Massachussetts ci si prepara ad una legge che vorrebbe vietare il fracking per almeno dieci anni.

La Joint Committee on Environment, Natural Resources and Agriculture ha gia' approvato la legge che vietera' anche lo scarico di monnezza tossica nello stato del Massachussetts.

Lo stato di Boston non ha grandi riserve di shale gas, pero' c'e' una grande preoccupazione per quello che accadra' nel vicino stato di New York, dove una moratoria gia' esiste da cinque anni, ma dove non si e' ancora arrivati alla parola "fine" e non si sa fino a quando la moratoria restera' in piedi.  I residenti del Massachussetts semplicemente non vogliono la monnezza dei New Yorkesi, se e quando arrivera' il fracking.

Dall'altro lato sono stati da poco scoperti giacimenti di gas naturale nella Pioneer Valley del Massachussetts e si vuole evitarne lo sfruttamento.

Di recente, ben cinque altre citta' del Colorado hanno votato per vietare il fracking nei loro confini urbani, ma non e' ben chiaro se questi divieti resteranno in piedi o se  i fraccanti faranno ricorso.
Vediamo come finisce.

Di certo e' che tutte le vittorie,  i divieti, le leggi e le moratorie,  in tutte le parti del mondo, che sia in Basilicata, che sia a Boston, dipendono sempre da cisacuno di noi e dalla pressione popolare.

Per cui, come sempre, buona protesta a tutti e continuiamo a rompere le scatole.










1 comment:

matteo said...

Ben detto! Leggetevi anche questo articolo:

http://buenobuonogood.com/2013/10/15/nero-ditalia-il-petrolio-della-basilicata-inquina-e-ci-avvelena/