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Monday, January 13, 2014

Oleodotti, parchi e fiumi - New Jersey vs. Basilicata

“Voting yes for this project would sound the death knell for Pinelands protection”

Leslie M. Ficcaglia, Commissione per la gestione del Parco Pinelands
sul perche' della bocciatura della costruzione di un oledotto in una foresta protetta


“I think it’s very important that we’re talking about a business. We’re not talking about a government entity trying to do good for people. We’re talking about a business that has collaborated with government to promote their bottom line. Whenever I see that, I always revert back to what is my responsibility.

Commissioner Robert Jackson.


Il raddoppio della Basilicata e' partito alla grande.

L'ENI infatti annuncia di volere costuire il pozzo Pergola 1 a Marsico Nuovo, sull'Appennino, a mille metri di altezza e con tutto quello che ne consegue -- strade di accesso, viavai di camion e soprattutto un nuovo oleodotto di otto chilometri per trasportare il petrolio dal pozzo fino alla raffineria di Viggiano, il "Centro Oli". Oltre a Pergola 1 ci sono i pozzi Caldarosa 1 e Caldarosa 2 che invece dovrebbero sorgere a due passi da siti di interesse comunitario (SIC ) e zone di protezione speciale (ZPS) dell’Appennino Lucano, Monte Volturino e il Monte Caldarosa.

Molte sono le preoccupazioni dei cittadini - l'inquinamento delle sorgenti che alimentano due fiumi della zona, il Sele e l'Agri, la trasformazione dell'area in un nuovo distretto minerario e possibili sversamenti ed instabilita' sismiche in una zona gia' fraglie per conto suo.

Da questo altro lato dell'oceano ecco allora una storia simile, nel New Jersey. Anche qui l'idea era di costruire un oleodotto di 22 miglia nel parco detto Pinelands, dove sorgono fiumi, pini, e quercie secolari. Soprattutto, Pinelands siede sopra un enorme bacino idrico conche da da bere a vari milioni di persone. Il progetto era proposto dalla South Jersey Gas e doveva connettere una nuova centrale a gas alla contea di Cape May, attraversando il parco stesso.

Il governatore Chris Christie - un repubblicano - considerava l'oledotto uno strumento importante di sviluppo per il suo stato, acquifero o non acquifero. E cosi i progetti sono andati avanti. Erano stanziati anche 8 milioni di dollari per rendere il tutto "environmentallu friendly", per preservare vari ettari di terra attorno all'oleodotto.

Entrano in scena le proteste popolari e la presa di posizione di ben quattro governatori precedenti, due repubblicani e due democratici.

Alla fine la Commissione che gestisce il parco ha detto no al progetto, e le motiviazioni sono che il loro dovere non e' di creare posti di lavoro o di generare energia. Il loro dovere e' di proteggere il parco ed non l'oleodotto.

Le parole piu' belle sono state quelle del Commissioner Robert Jackson che dice:

“I think it’s very important that we’re talking about a business. We’re not talking about a government entity trying to do good for people. We’re talking about a business that has collaborated with government to promote their bottom line. Whenever I see that, I always revert back to what is my responsibility.”

"E' molto importante sapere che stiamo parlando di un business. Non stiamo parlando di una entita' governativa che vuole fare qualcosa di buono per la gente. Parliamo di un business che ha collaborato con il governo per avanzare i propri interessi. Quando vedo cose di questo genere, cerco sempre di tornare alle mie responsabilita'."

Speriamo che anche in Basilicata gli addetti all'ambiente possano fare gli stessi ragionamenti ed usare questa parola cosi' bella: responsabilita'.


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