.

.

Friday, February 14, 2014

Il petrolio, il cuore dei tonni e degli umani


E' proprio il post di San Valentino.

Crude oil is known to disrupt cardiac function in fish embryos
Large oil spills, such as the Deepwater Horizon (DWH) disaster that 
occurred in 2010 in the Gulf of Mexico, 
could severely affect fish at impacted spawning sites.


Sul numero di Science del 14 Febbraio 2014 e' comparso un articolo dal titolo " Crude Oil Impairs Cardiac Excitation-Contraction Coupling in Fish" a firma di un gruppo di scienziati guidati da Barbara Block del dipartimento di Biologia di Stanford e della National Oceanic and Atmospheric Administration, la NOAA che hanno studiato gli effetti sulla vita marina in seguito allo scoppio del pozzo Macondo, nel golfo del Messico nel 2010.

Nell'articolo si parla di un nuovo meccanismo in cui le perdite di petrolio possono danneggiare i pesci: battiti irregolari del cuore che possono portare all'arresto cardiaco.

Gli organismi studiati sono stati i tonni blu del golfo. I ricercatori hanno scoperto che gli idrocarburi policiclici aromatici (IPA o PAH in inglese) bloccano alcuni meccanismi regolatori che controllano il passaggio di ioni di potassio e di calcio nelle cellule cardiache e, in ultima analisi, i battiti del cuore.

Anche tassi molto bassi di petrolio possono avere effetti importanti.

Anche se l'analisi ha riguardato i tonni,  le conclusioni sulla cardiotossicita' degli IPA sono valide anche per altre specie di pesci.

Perche' questo e' importante? Perche' fino ad adesso, si sapeva che gli idrocarburi policlinici aromatici erano cancerogeni, ma non necessariamente cardiotossici.

Uno degli autori, Nathaniel Schloz commenta dicendo che gli IPA a tassi suffiencentemente alti deformano il cuore dei pesci in via di sviluppo causando malfunzionamenti e la morte dei pesci. A tassi pu' bassi, il pesce vivra' ma con difetti cardiaci e con impatti forti sulle proprie abilita' natatorie.

“At relatively higher concentrations, the effects on a developing fish heart are severe in that the heart muscle cannot do its job, or becomes deformed -- those fish will die. As for exposure to lower concentrations, these fish will survive in clean water. But when we look at them later in life, we find they have changes in the shapes of their hearts, with corresponding impacts on their ability to swim.”

E gli umani?

Barbara Block, dice che i loro piani futuri saranno di studiare anche mammiferi ed umani perche' il meccanismo dell'invio di segnali alle cellule cardiache e' del tutto simile a quello dei tonni e perche' gli IPA non sono solo nel golfo del Messico, ma anche in altri impianti industriali, come le centrali a carbone e le raffinerie.

“This raises the possiblity that exposure to environmental PAHs in many animals -- including humans -- could lead to cardiac arrhythmias and bradycardia, or slowing of the heart"

Sono passati quasi quattro anni dallo scoppio del golfo del Messico, dove morirono 11 persone e quando furono rilasciati 4 milioni di barili di petrolio in mare. Da come la vedo io siamo solo all'inizio di tutte le conseguenze negative del petrolio in mare.

Ecco qui le conclusioni dell'articolo che non si prestano a fraintendimenti.

These results lead us to believe that PAH cardiotoxicity was potentially a common form of injury among a broad range of species during and after the DWH oil spill. The early life stages of fish and other vertebrates may have been particularly vulnerable, given that even a transient and sublethal effect of PAHs on the embryonic heartbeat can cause permanent secondary changes in heart shape and cardiac output. Moreover, the underlying ion channel currents that drive the electrical properties of cardiomyocytes in tunas and mammals (such as heart rates), are similar. Thus, we suggest the extension of ourcurrent oil toxicity results to mammalian, cardio-myocytes may be warranted to better understand PAH threats to human health.
La BP dice di non essere d'accordo e che le prove sono inadeguate.

Cos'altro possono dire?

E in Italia? In Italia qualche giorno fa ci sono state perdite a mare di un pozzo di petrolio a Fermo, nelle Marche. E' tutto passato in sordina.


Qui sullo scoppio del golfo e le morie di pesci

Qui sullo scoppio del golfo e l'uso del disperstante Corexit

Qui sullo scoppio del golfo ed i pesci al benzene

Qui sullo scoppio del golfo e i coralli morti








No comments: