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Tuesday, April 8, 2014

Exxon Valdez - oil spills are forever






















Ventisei anni e undici milioni di galloni di petrolio dopo, ecco il risultato. Le killer whales - in italiano orche assassine sono quasi scomparse dai mari dell'Alaska, per colpa del riversamento del 1989.

Subito dopo l'incidente vennero scoperte due branchi di orche colpite dal petrolio, o direttamente o perche' risiedevano in posti vicino alle perdite della Exxon Valdez.  Vivono normalmente fra i 50 e i 100 anni. Di questi due branchi, una aveva 36 membri - 14 morirono subito. L'altro ne aveva 22. Nove di queste orche morirono subito, altre sei scomparvero e non si sono piu' ritrovate. Ne sono rimaste solo sette.

Le orche di questo secondo branco furono monitorate e studiate da allora e per tutti questi anni. Di loro, essuna si e' riprodotta, e siccome le femmine sono troppo vecchie, il branco e' destinato alla morte.

Perche' le orche del secondo gruppo non si sono riprodotte? Secondo gli studi scientifici della zona e' stato a causa degli scombussolamenti sociali nel gruppo e a causa della gran moria di foche, il cibo primario delle orche, in seguito al petrolio riversato in mare dalla Exxon Valdez.  Qualcuno parla anche di pesticidi e di inquinanti dalla Cina visto che le carcasse delle orche morte avevano DDT,  PCB ed altre sostanze chimiche in corpo.

Ma e' inevitabile che il petorlio abbia avuto il suo ruolo: perche' e' ancora li, che piaccia o no e pesci e crostacei, ventisei anni dopo ci sguazzano ancora dentro. Anche se le orche non mangiano tutte queste specie e' la catena alimentare che e' contaminata, e che alla fine arriva pure alle orche.

Secondo il governo centrale americano solo la meta' della vita selvatica attorno a Prince William Sound e' tornata ai livelli pre-1989. Per tutti gli altri si e' trattato di una decimazione. 



This Exxon Valdez oil is decreasing at a 
rate of 0 - 4 percent per year. 
At this rate, the remaining oil will take decades 
and possibly centuries to disappear entirely.

Il petrolio della Exxon Valdez cala ad un tasso
 compreso fra lo 0 ed il 4 percento annuo. 
A questi ritmi ci vorranno decenni e 
possibilmente secoli per farlo scomparire del tutto.





You pretty much lived there, you got your clams and crabs and fish. 
And then somebody came and dumped oil all over it.

Cordova, Alaska



Erano poco piu di 25 anni fa. 

Poco dopo la mezzanotte del 24 marzo 1989, la petroliera Exxon Valdez colpi' Bligh Reef nei pressi di Prince William Sound, in Alaska. La petroliera riverso' in mare almeno 11 milioni di galloni di petrolio grezzo che sommersero 1.300 miglia di costa dell'Alaska.  

I danni ai pesci, agli uccelli, alle comunita locali furono incalcolabili. Fu tutto devastato.  Uno dei residenti dice

"You could smell the oil before you ever saw it. There was no fish, no birds chasing fish. You could sit there and it'd just be dead quiet. So everybody called it the dead zone.

Dopo 25 anni e 2,1 miliardi dollari in costi di pulizia, le tracce del petrolio e della monnezza persistono ancora sulle spiagge dell'Alaska e sulla psiche di chi vive li.

Ci sono ancora cause in corso per determinare l'esatto ammontare delle ricompense da offrire ai residenti e allo stato dell'Alaska, molti sono andati via e non sono piu' tornati. Il petrolio e' arrivato a distanze di 700 chilometri dal punto di impatto.

Inizialmente i giudici decisero che fra danni all'ecosistema e danni puntivi - cioe' per dare l'esempio - la 
Exxon dovesse pagare 5 miliardi di dollari. Dopo vari tira e molla legali, la cifra si ridusse di $250 milioni per compensare i danni piu' $507 milioni in danni punitivi piu' $470 milioni in interesse. La Exxon dice di avere speso 4 miliardi e 300 milioni di dollari per il ripristino.

Morirono circa 250,000 uccelli, 2,800 lontre e 300 foche morirono. In totale il 40% delle lontre perse la vita a causa del petrolio dell'Alaska. Per le lontre ci sono voluti esattamente 25 anni per il ritorno alla normalita', che e' stato annunciato dall' US Geological Survey -- l'USGS -- a Marzo 2014.

Il motivo di questa lentezza?

“Chronic exposure to hydrocarbons” secondo la Exxon Valdez Oil Spill Trustee Council, creata per gestire il riprisino ambientale in Alaska. Durante questi decenni,  le foche avevano tassi di mortalita' elevati e abnormalita' genetiche consistenti con la presenza di idrocarburi nell'ambiente.

Per altre specie il ritorno allo stato pre-petrolio non e' ancora arrivato.

Cinque anni fa, in occasione del ventesimo anniversario del disastro, lo stesso Counsil scrisse che


"Exxon Valdez oil persists in the environment and, in places, is nearly as toxic as it was the first few weeks after the spill."

Il petrolio della Exxon Valdez persiste nell'ambiente e, in alcuni casi, e' tossico tanto quanto lo era durante le prima settimane dallo scoppio.

Non credo che che le cose siano molto migliorate in questi cinque anni.

E gli umani? La storia piu' triste e' forse quella di Cordova, Alaska, dove la pesca scomparve del tutto, e con essa il modo di vivere di una intera citta': crollo della pesca, crollo dell'economia locale, aumento di consumo di droga, malattie e suicidi.

Ancora adesso pescano petrolio dai mari di Cordova.

In Italia ci continuano a dire che gli incidenti non ci saranno o che in merito a possibili perdite "il progetto esclude tali eventualità". Ma nessuno ha la sfera di cristallo, e come sempre basta un solo incidente per rovinare l'ecosistema per sempre, o quasi.

Oil spills are forever.



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