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Wednesday, November 12, 2014

I nuovi deliri: le Oil Free Zone








Eccoci qui, avremo le oil free zones, zone senza petrolio. Chissa' perche' le dobbiamo chiamare in inglese.

Ad ogni modo, secondo la mia modesta opinione, e' solo un modo per ovviare alla domanda: come facciamo a fare lo Sblocca Italia e allo stesso tempo salvare la faccia?

Io credo veramente che si tratta solo di fumo negli occhi. Specie perche' si parla di zone montane, dove trivellare e' piu' difficile, per logistica, per geologia.

Come dire, diamogli un contentino in Trentino Alto Adige con efficenza energetica e sperimentazione di indipendenza dal petrolio, tanto li non e' che ci sia tanto da trivellare, ma poi in Basilicata e in Sicilia continuiamo come abbiamo sempre fatto, o peggio. I lucani staranno zitti almeno fino al 2019 perche' hanno Matera capitale della cultura. Tuttapposto.

Ma...perche' non fare una oil free zone a ... Gela? Sono forse meno meritevoli di quelli del Trentino Alto Adige?

E perche' non iniziamo con Viggiano a "promuovere su base sperimentale e sussidiaria la progressiva fuoriuscita dall'economia basata sul ciclo del carbonio, e di raggiungere gli standard europei in materia di sostenibilita' ambientale"?

Non posso fare a meno di pensare che in BAsilicata trivellano dentro al Parco Nazionale della Val D'Agri, zigzaggato da oleodotti e dove spuntano sorgenti millenarie inquinate dal petrolio. 

Interessante che mentre facciamo le zone oil free su base sperimentale, intanto continuiamo a trivellare tutto il trivellabile perche' il petrolio e' "strategico" secondo la strategia energetica nazionale!

Notare la frase "raggiungere gli standard europei in materia di sostenibilita' ambientale". Questo vuol dire che non ci siamo ancora, e che quindi nonostante tutti i rocamboleschi giochi di parole di Renzi e compari, siamo ancora indietro rispetto agli altri.

Poi ancora, notare che ci vuole uno "specifico atto di indirizzo adottato dai comuni del territorio di riferimento" per "la progressiva sostituzione del petrolio e dei suoi derivati con energie da fonti rinnovabili".

Cioe' devono essere i comuni interessati a fare domanda. E va bene, e allora facciamo come dicono loro. Da oggi Carpignano Sesia, Bomba, Arborea, Ortona, dovrebbero tutte fare la domanda per essere "comuni oil free".

Voglio vedere cosa diranno.

Non hanno capito che per sua natura speciale e unica, e' tutta l'Italia che dovrebbe essere una oil free zone.

3 comments:

Anonymous said...

Carpignano la domanda la farà senz'altro e poi vediamo come va a finire

Emanuela said...

da politici shame free cosa potevamo aspettarci?

cosa si potrebbe fare per mobilitare i comuni a chiedere di diventare free? possono chiederlo tutti?

Anonymous said...

Siamo ritardatari in tutto. Eppure qui parlo di Summonte( Avellino) c'è gente che ha messo i pannelli solari e ci crede. Potevamo essere da esempio e invece Renzi deve far ingrassare le solite bocche.