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Tuesday, June 30, 2015

Carpe diem, carpe solem, carpe ventum


Numero di pozzi USA - il collasso e' evidente



"La maggior parte del riscaldamento globale degli ultimi decenni e' dovuta alla grande concentrazione di gas serra [...] potenziato specialmente dal modello di sviluppo basato sull’uso intensivo di combustibili fossili, che sta al centro del sistema energetico mondiale."

E' diventato urgente e impellente lo sviluppo di politiche affinché nei prossimi anni l’emissione di anidride carbonica e di altri gas altamente inquinanti si riduca drasticamente, ad esempio, sostituendo i combustibili fossili e sviluppando fonti di energia rinnovabile

La tecnologia basata sui combustibili fossili, molto inquinanti – specie il carbone, ma anche il petrolio e, in misura minore, il gas – deve essere sostituita progressivamente e senza indugio.


Papa Bergoglio,
Enciclica "Laudato sii"
Giugno 2015


Sunshine is free. 
The cost advantage over fossil fuels will continue to increase

 Jenny Chase, 
New Energy Finance.


E' praticamente una ecatombe. Dalla scorsa estate sono scomparsi oltre 150,000 posti di lavoro nell'oil and gas in tutto il mondo. Il numero di trivelle continua a calare: negli scorsi 12 mesi solo qui negli USA mille pozzi sono stati chiusi perche' non piu' economicamente fruttuosi. Ci sono ora "solo" 860 trivelle attive nel paese.  Tutte le principali ditte hanno dovuto rivedere i propri progetti di trivellazione, a breve, a medio termine, con licenziamenti, fusioni, vendite, tagli. E questa ecatombe non riguarda solo gli USA: si parla di recessione in Alberta, problemi di stabilita' in Venezuela la cui economia dipende dai petroldollari, mancanza di manutenzione nei pozzi del Brasile, licenziamenti nel Regno Unito.

Finanche Wall Street non investe piu' nel fossile.

La Weatherford International, ditta britannica che fornisce servizi petroliferi, licenziera' 10,000 persone e chiudera' oltre 60 stabilimenti dopo un calo di introiti del 50% nel primo quarto del 2015. La Halliburton, la Baker Hughes, la Schlumberger hanno tutte tagliato personale e stipendi a migliaia di persone.

E poi c'e' la scienza -- e il papa! -- che continua a ricordarci che i cambiamenti climatici sono veri, e sono una cosa di oggi, fatta da noi, fatta dal troppo pompare e bruciare idrocarburi che ne soffriremo noi, i nostri figli ed il creato intero.

Questo tempo di cambiamenti cosi' radicali per la geopolitica mondiale porta con se una opportunita' enorme per la nostra generazione e per quelle che verranno. Si puo' e si deve avere il coraggio di cambiare, in modo fondamentale, il nostro modo di creare ed usare energia.

Le rinnovabili corrono, crescono, assieme ai migliori tentativi di migliorare la nostra efficenza energetica, nonostante tutti gli ostacoli di petrolieri, lobby e speculatori che sono ciecamente aggrappati allo status quo.  Nonostante tutti i gufeggiamenti, il loro costo continua a scendere, ci sono investimenti e progressi nel creare batterie capaci di immagazzinare l'energia in eccesso, i villaggi indiani trovano nuova vita con soluzioni di energia solare low-tech, la Tesla ci fa sognare, la Germania ci mostra la strada maestra, ogni giorno nei laboratori le migliori menti cercano di fare nuovi passi verso pannelli solari sempre piu' efficenti.

Non e' piu' una questione di produrre energia, costi quel che costi e distruggi quel che distruggi, quanto invece come fare per gestire il tutto e perfezionare la nostra transizione verso l'energia sostenibile. E qui e' il nocciolo della questione: usiamola questa crisi del petrolio per guardare in grande e non per aggrapparci ai relitti del passato.

E' facile: togliamo ogni forma di sussidio ai petrolieri -- 550 miliardi di dollari nel 2014 a livello planetario. Una cifra con troppi zero a ditte che non hanno fatto altro che avvelenare noi, le nostre democrazie, il pianeta. Anzi, i tagli iniziano gia', da posti da dove meno ce l'aspettiamo: India e Indonesia l'hanno fatto, investendo invece soldi in ospedali e scuole.

Proprio oggi esce un rapporto di REN21, una think tank dedicata al mondo rinnovabile, secondo il quale, tolti i sussidi governativi, il costo dell'energia rinnovabile e' minore di quella da fonti fossili.

Si', il sole e il vento costano meno del petrolio e del carbone, se queste ultime non avessero i sussidi statali. E nonostante tutto, a livello globale, il 28% dell'energia elettrica generata nel 2014 e' stata dalle rinnovabili, che sono raddoppiate in soli dieci anni.

In Italia, secondo Legambiente, regliamo circa 9 miliardi di dollari ai petrolieri ogni anno. Perche' dobbiamo dare i nostri soldi pubblici all'ENI? Alla Schlumberger? Alla Shell? Di cosa esattamente in cambio? Di trivelle e di airgun nei nostri mari? Di particelle tossiche nei nostri polmoni? Perche' tutti questi sussidi non li diamo alle rinnovabili, alla scuola, alle opportunita' per i giovani invece? Mistero.

Ancora, Bloomberg ricorda che negli anni a venire i costi delle rinnovabili caleranno ancora, rendendole ancora piu' accessibili. Specie nei paesi in via di sviluppo il solare fara' la parte da leone per quanto riguarda i nuovi investimenti, eclissando quelli nel petrolio, carbone e nucleare.

Ecco, io credo che non ci sia un momento piu' propizio di questo: il supporto pubblico, la tecnologia, i risvolti economici, ci sono tutti. Basta solo volerlo. E se veramente lo si vuole, caro Matteo Renzi, se non sara' domani mattina, sara' dopodomani mattina. 







Saturday, June 27, 2015

Il petrolio, il fracking e i bambini

“Pregnant women and young children are very vulnerable to environmental insults to the developing brain, and these exposures are likely having devastating effects.” 

Dr. Bradley S. Peterson, director of the Institute for
 the Developing Mind at Children’s Hospital Los Angeles









Ogni tanto in Italia si parla di Terra di fuochi - con manifestazioni generali in Campania e fatti di cronaca sempre piu' inquientanti, come la scoperta della discarica piu' grande d'Europa a Giugno 2015.  

In un certo senso e' stupefacente che nessuno ci abbia pensato prima e nessuno abbia lanciato l'allarme. Ne chi vedeva i camion, ne chi li guidava. Possibile che nessuno si sia reso conto per decenni di quello che stavano facendo?

I bambini, i feti sono piu sensibili di altri ai fattori ambientali, ed e' per questo che non li si deve esporre a sostanze tossiche - a partire dallo smog e dal fumo di sigarette. E' noto da tanto tempo che l'esposizione a metalli pesanti, a materiale radioattivo e altri rifiuti tossichi possono causare infertilita', aborti spontanei, feti che crescono male, basso peso alla nascita, danni alla nascita e malattie croniche che magari si manifestano solo piu in la con gli anni.

E questo vale per ogni tipo di ambiente malato, dalla monnezza dei rifiuti di Napoli e quella dei rifiuti petroliferi.
 
E siccome mi occupo di petrolio, ecco qui: non che non ci fossero stati studi precedenti, ma un articolo scritto dalla dottoresse Ellen Webb e Sheila Bushkin-Bedient di nuovo sottolinea come le estrazioni di petrolio e di gas possano portare a rischi per la salute riproduttiva e dello sviluppo dei feti.

Sheila Bushkin-Bedient e' membro dell'Istituto per la Salute e l'Ambiente presso l'Università di New York State, Albany che dice in termini molto chiari: "In termini di malattie croniche e di sviluppo dei bambini, potremmo non accorgercene per dieci o venti anni e poi sarebbe troppo tardi ".

Gli USA hanno accumulato enormi riserve di petrolio e di gas con questo fracking, ma sull'altro lato della bilancia ci sono citta' intere con problemi di tossine nell'ambiente, nell'aria e nell'acqua come benzene, toluene, ethylbenzene, xylene, formaldehyde, e metalli pesanti come il piombo e il cadmio, nonche' di materiale radioattivo. Questi materiali a volte agiscono in maniera additiva o in sinergia e si potenziano l'un l'altro. E ovviamente c'e' poi il famoso Halliburton Loophole, legge del 2005, che da alle ditte del fracking la possibilita' di evitare di rendere note le sostanze tossiche che usano rendendo tutti gli studi piu' difficili da eseguire.

Ellen Webb e Sheila Bushkin-Bedient hanno esaminato 50 articoli di scienza pubblicati dal 1970 al 2014 per analizzare che conseguenze possano avere questi metalli e questi composti sui bambini e sui feti. La loro reazione? Sheila Bushkin-Bedient dice di fronte all'analisi eseguita la sua reazione e' stata di seria preoccupazone.

Un articolo del 2014 a firma di Lisa McKenzie del Department of Environmental and Occupational Health, riporta maggiori tassi di difetti alla nascita in un raggio di dieci miglia - sedici chilometri – da pozzi di idrocarburi in una zona rurale del Colorado, fra cui problemi congeniti al cuore, dovuti per la maggior parte all'esposizione al benzene.

Nel 2002 uno studio ulteriore secondo il quale le donne esposte al toluene avevano cicli mestruali irregolari ed erano incapaci di restare incinte. Altri studi ancora hanno rivelato come alcune delle sostanze chimiche usate durante le operazioni di petrolio e di gas fossero dei potenti sregolatori del sistema endocrino, mettendo a soqquadro le normali funzioni ormonali.

Nell'Aprile del 2015 altri studi condotti da  Dr. Bradley Peterson, direttore de ``The Institute for the Developing Mind at Children’s Hospital Los Angeles" mostrano gli impatti degli IPA, idrocarburi policiclici aromatici (PAH in inglese, polycyclic aromatic hydrocarbons) emessi dallo scarico delle macchine, dai fumi diesel, dal petrolio su feti e bambini.

Il gruppo del prof. Peterson ha misurato le concentrazioni di IPA nel sangue e nelle urine di 40 donne incinte e poi nei loro figli fino al compimento dei 7 o 9 anni.  Voila'. Piu' i bimbi venivano esposti ai PAH durante la gravidanza, piu' la materia grigia nell'emisfero sinistro del cervello dei bambini era ridotta, causando rallentamento nell'apprendimento e problemi di comportamento.

Ancora, altri studi eseguiti da Peter Rabinowitz Yale University e dall' Universita' di Washington hanno trovato che i residenti che vivono nel raggio di un chilometro da un pozzo di petrolio o di gas hanno in media il doppio di problemi di salute rispetto a chi vive piu' lontano. Questi problemi includono allergie, perdite di sangue dal naso, eczemi, e altre malattie respiratorie e alla pelle.

Nell'Ottobre del 2014, un altro studio eseguito da David Carpenter ancora ha mostrato che le sostanze cancerogene emesse da pozzi di petrolio e di gas sono un "elemento significativo di rischio per la salute pubblica" e che "un aumento di tassi di tumore sara' certo".

E poi cosa succede? Succede che chi resta a vivere in questi posti malati e' spesso piu' povero, meno istruito e non ha che pochi mezzi per andare via e ridurre la propria esposizione a queste tossine.

Ovviamente i petrolieri hanno molto cercato di negare questi studi, trovando distinguo, e se, e ma, e dicendo che e' impossibile collegare i danni riproduttivi al fracking, al petrolio, alle trivelle e all'inquinamento in generale.

Cosa altro possono dire e fare se non denigrare chi cerca di rendere nota la verita'?



Thursday, June 25, 2015

Summer 2015







13 Luglio 2015:
Sala della Cascina San Pietro Cusico,
Via 25 Aprile, Zibido San Giovanni (Milano) ore 21

15 Luglio 2015:
ex Chiesetta Patronato,
Piazza dei Giuseppini, Spresano (Treviso) ore 21

16 Luglio 2015:
Piazzale Parrocchia della Santissima Annunziata,
via Alfortville 52 Porto d'Ascoli, San Benedetto del Tronto (Ascoli Piceno) ore 21:15

23 Luglio Civitanova Marche:
Chalet Giovanni ed Anna,
Lungomare Sergio Piermanni 17, Civitanova Marche (Macerata) ore 21:30

27 Luglio Monopoli:Castello Carlo V
Largo Castello, Monopoli (BA) ore 19:30

Wednesday, June 24, 2015

L'ignoranza di chi ci governa - trivelle ed airgun in tutto l'Adriatico


Update:

Il giorno 11 Maggio 2016 queste persone: 

Elena Stanizzi, Presidente, 
Antonella Mangia, Consigliere, Estensore, 
Valentina Santina Mameli, Primo Referendario
del Tribunale Amministrativo Regionale di Roma
Sezione Seconda Bis

hanno decretato che la Spectrum potra' andare avanti con le sue attivita' di 
prospezione nei mari da Santa Maria di Leuca fino a Ravenna,
respingendo il ricorso al TAR promosso da:

 Provincia di Teramo,
Comune di Alba Adriatica, 
Comune di Cupra Marittima, 
Comune di Giulianova, 
Comune di Martinsicuro, 
Comune di Pedaso, 
Comune di Pineto, 
Comune di Roseto degli Abruzzi, 
Comune di Silvi
 Comune di Tortoreto



Grazie a Enzo Di Salvatore per la segnalazione 





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24 Giugno 2015


La triste fine dell'Adriatico sotto il nuovo che avanza, Matteo Renzi.
Voglio solo sapere dove li portera' lui i bambini al mare
 e che gli dira' all'ombra delle trivelle.

E Mrs. Agnese, non ha niente da dire?

Notare: chi firma questi provvedimenti e' 
anche il Ministero dei Beni Culturali e...
del Turismo!!!!

Il turismo petrolifero di Dario Franceschini

d2 FP PG
ispezioni sismiche
Petroleum Geo-Services Asia Pacific
approvata il 12 Giugno 2015
14,000 kmq
Tutta la Puglia

Parere negativo della regione Puglia


ispezioni sismiche
Spectrum Geo
approvata il 3 Giugno 2015
Puglia, Abruzzo, Marche, Emilia Romagna, Molise
14,100 e 16,100 kmq

Parere negativo di Puglia, Abruzzo e Marche.
Ma che importa.



d 359 C.R-.TU 
ispezioni sismiche
Transunion Petroleum Italia  
approvata il 12 Giugno 2015
700 kmq
Modica, Ragusa, Vittoria

Nessun parere della regione Sicilia





ispezioni sismiche
ENEL Longanesi Developments 
approvata il 12 Giugno 2015
750 kmq
Golfo di Taranto

Parere negativo della regione Calabria e Marche.
Nessun parere della regione Basilicata


ispezioni sismiche
Northern Petroleum
approvata il 12 Giugno 2015
260 kmq
Ostuni, Monopoli

Parere negativo della regione Puglia
d 503 BR-CS
perforazione di due pozzi esplorativi
Appennine Energy
approvata l'11 Giugno 2015
140kmq
Porto San Giorgio, Porto Sant'Elpidio
Parere negativo della regione Marche


ispezioni sismiche
Northern Petroleum
approvata l'11 Giugno 2015
740 kmq
Ostuni, Brindisi
Parere negativo della regione Puglia

d65 F.R.-NP
ispezioni sismiche
Northern Petroleum
approvata l'11 Giugno 2015
730 kmq 
Brindisi, Lecce 
Parere negativo della regione Puglia


ispezioni sismiche
Northern Petroleum
approvata l'11 Giugno 2015
730kmq

Parere negativo della regione Puglia

ispezioni sismiche
Northern Petroleum
approvata l'8 Giugno 2015
Brindisi, Ostuni, Carovigno
860 kmq

Parere negativo della regione Puglia


ispezioni sismiche
Northern Petroleum
approvata l'8 Giugno 2015
Monopoli, Fasano
710kmq 

Parere negativo della regione Puglia


Una nuova piattaforma, quattro nuovi pozzi, 
due condotte sottomarine e cavi elettrici
Edison SpA
approvata il 16 Aprile 2015
 Pozzallo, Modica, Scicli

Nessun parere della regione Sicilia


Tre nuovi pozzi, possibilmente un quarto
Edison SpA
Termoli, Fossacesia, Campomarino, Rocca San Giovanni, 
Vasto, San Salvo, San Vito Chietino, Petacciato, 
Torino di Sangro, Casalbordino, Montenero di Bisaccia

 Parere positivo della provincia di Campobasso e della regione Molise


A volte ho solo una gran pena per le decisioni che vengono prese in Italia e per come la malapolitica distrugga il belpaese. Non c'e' amore, non c'e' rispetto, non c'e' intelligenza. Spesso sono solo specchietti, a cui neanche le allodole credono piu'. Siccome mi occupo di petrolio, parliamo di questo, anche se molte delle scelte dei governanti italici viste da quest'altro lato dell'oceano paiono ugualmente folli ed incredibili.

Matteo Renzi, il quarantenne primo ministro che ragiona come uno di epoche molto piu' antiche dei suoi anni, era il nuovo che avanzava.

A Roma, in un incontro sul clima, alcuni attivisti di Legambiente srotolano uno striscione con la scritta "No Oil" contro le trivelle in Adriatico. La risposta del premier, infastidito e sfidante e' stata: "Il vero nemico è il carbone e bisogna dire le cose come stanno cioè che il consumo di petrolio non può finire da qui a domani mattina"

Menomale che era il nuovo che avanzava, perche' piu' fossile di cosi non so se si puo.

E quindi, povera Italia. Stiamo qui a spulciare le pulci. Cosa rispondere. Beh, le cose non stanno proprio cosi' caro primo ministro. Questa non e' una gara al ribasso fra petrolio e carbone, e a chi inquina di piu o di meno. Tutte e due sono fonti fossili, non rinnovabili, che similmente sputano gas serra in atmosfera, che inquinano l'aria, l'acqua e i polmoni di chi vive vicino a impianti da cui vengono estratti, lavorati, trasformati. Il 40% delle emissioni di CO2 in atmosfera viene da petrolio e derivati. Tutte le organizzazioni scientifiche del mondo, ma proprio tutte, concordano che se vogliamo salvare il nostro modo di vivere,  le estrazioni e l'uso di petrolio deve drasticamente diminuire.

Forse da Firenze e dai palazzi immacolati di Roma e' possibile inventarsi improbabili sfumature di veleni, ma la verita' e' un altra. Il vero nemico, caro Matteo, siete voi politicanti che continuate a dire che e' tuttapposto con le trivelle in Italia, un paese che ha tutt'altra vocazione.  Il giardino del mondo ridotto ad una gruviera petrolifera perche' non sapete programmare, pensare, volere, osare.

Fino alla nausea ricordero' che se in Florida e in California hanno adottato barriere di protezioni di cento miglia, un motivo ci sara'. Fino alla nausea ricordero' che non si puo' essere Gela e Taormina allo stesso tempo. Fino alla nausea ricordero' che quel petrolio e' poco e scadente, e servira' solo per gli speculatori di paesi lontani. Qui si parla di trivellare sottocosta in Puglia, in Abruzzo, in Calabria, in Veneto, nelle Marche, in Sardegna, in Sicilia. Sottocosta. A cinque, sei chilometri da riva. Incluse ci sono localita' come Polignano a Mare, in Puglia, che e' stata inserita da CNN nella lista dei dieci posti "piu' cool" del mondo per cene indimenticabili grazie alla vista sul mare. Una di dieci localita', scelte nel mondo intero. Cosa promuoviamo adesso, la vista trivelle? Ci si rende conto che una volta arrivati i petrolieri resteranno per almeno due generazioni?  Possibile che Dario Franceschini, in teoria anche Ministro del Turismo, non abbia niente da dire? E che senso ha chiedere queste roboanti autorizzazioni transnazionali alla Croazia se ci accingiamo a trivellare tutto il trivellabile in Italia?

 Proprio qualche settimana fa sono state approvate quasi una dozzina di interventi di ispezioni sismiche con l'airgun in Adriatico. Cosa vogliamo diventare?  Le localita' petrolizzate sono un continuo snocciolarsi di storie di inquinamento, terremoti, corruzione, incidenti. E dall'altro lato ci sono comunita' che hanno *voluto* cambiare - Uruguay, Danimarca, Germania. Possibile che Matteo Renzi non riesca proprio a vedere l'ovvio?

Notare anche che in molte delle concessioni appena approvate le regione coinvolte - Puglia, Calabria, Abruzzo e Marche, hanno spesso detto no. Ma al governo di Matteo Renzi questo non importa. Proprio una democrazia sana. Io non riesco a capire perche' il buonsenso sia cosi lontano dalle menti di questi nostri governanti. Forse perche' vicini al potere, ai soldi, alle lobby, alle tentazioni delle multinazionali,  per cui il paesaggio, i cittadini, la bellezza, non contano piu'?

Che fare.  Occorre semplicemente non votarli piu'.
L'Italia merita di meglio del vecchiume rivestito a nuovo.