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Wednesday, May 25, 2016

Texas: sismicita' indotta da petrolio fin dal 1925






Oil field practices have changed so much over the years, 
and that probably affects the kinds of earthquakes 
that were happening at each time

 The record clearly demonstrates that 
induced earthquakes have been broadly distributed 
in several different geographic parts of Texas 
over the last 90 years 

Cliff Frohlich, direttore dell'Istituto di Geofisica presso l'Universita' del Texas, Austin

 

Nel numero di Maggio 2016 Cliff Frohlich, direttore dell'Istituto di Geofisica presso l'Universita' del Texas, Austin pubblica un articolo dal titolo: "A Historical Review of Induced Earthquakes in Texas" nella rivista Seismological Research Letters.

Il messaggio? L'uomo ha causato sismicita' in Texas dal 1925, e tutti i terremoti sono stati su larga scala, da allora ad oggi.

I terremoti, secondo lui, sono causati da operazioni di estrazione, lavorazione e smaltimento dell'industria del petrolio e gas. Le tecniche usate cambiano nel corso dei decenni, ma gli effetti sono continuati nel tempo, cosi tanto che i terremoti sono diffusi in tutto lo stato.



Secondo Frohlich i risultati del suo studio sono la conclusione definitiva alla domanda: "l'uomo causa terremoti"?

La sua risposta e': si.

Dal 2008 ad oggi il numero di terremoti di magnitudo maggiore a 3 in Texas e' aumentato da due a dodici l'anno. Per la maggior parte il maggior numero di terremoti si e' registrato nei presso di pozzi di reiniezione, specialmente attorno a Dallas-Fort Worth fra il 2008 e il 2013, attorno a Timpson nel 2012, e attorno e Azle nel 2013 come documentato nel suo articolo. 

Interessante che secondo Frohlich non c'e' una pratica specifica che porta alla sismicita' indotta: nel loro complesso tutte le pratiche collegate all'oil and gas che si sono susseguite nel corso dei decenni hanno portato a problemi e si sono influenzate a vicenda.

Ovviamente, le tecniche sono cambiate molto dal 1925 ad oggi, e questo ha avuto delle influenze sul tipo di terremoti che si sono scatenati. Per esempio negli anni 1920-1930, una volta identificato il bacino petrolifero da sfruttare, centinaia di pozzi venivano trivellati in contemporanea e l'estrazione era fatta in modo frenetico, il piu' velocemente possibile.

Il rapido svuotamento del giacimento portava allo stravolgimento degli equilibri geologici e alla sismicita' indotta. 

Negli anni 1940-1970, una volta esaurito il petrolio "facile" si passo' alla stimolazione dei pozzi con iniezioni di volumi di acqua ad alta pressione per "spingere" gli idrocarburi in superficie. Anche questa iniezione di acqua porto' a squilibri e a sismicita' indotta.

I terremoti indotti in tempi recenti invece sono collegati alla reiniezione di materiale di scarto nel sottosuolo. L'effetto di questi pozzi in Texas e' piu' pronunicato che non in Oklahoma, secondo Frohlich, a causa di dove il materiale viene reiniettato. In Texas si tratta di fluidi da fracking, piu' liquidi, in pozzi dismessi, in Oklahoma il materiale viene da pozzi petroliferi convenzionali e viene iniettato in roccia sedimentaria sotterranea. In Canada invece i terremoti recenti sono dovuti direttamente alle operazioni di fracking.

Come sono arrivati a questa conclusione Frohlich e i suoi collaboratori? Hanno considerato elementi come l'occorrenza spazio-temporale di terremoti e la tempistica delle operazioni petrolifere nelle vicinanze. Hanno anche considerato la profondita' dell'epicentro, se ci fossero note faglie attive nella zona, e se nella letteratura scientifica ci fossero gia' elementi ad indicare che i terremoti fossero stimolati dall'uomo. In base alle risposte, i pozzi sono stati descritti come tettonici, possibilimente indotti, probabilmente indotti e quasi certamente indotti. Queste ultime due categorie sono diffuse in tutto lo stato del Texas.

Cosa fara' lo stato del Texas con queste informazioni?

Per ora hanno deciso di raddoppiare il numero di centraline sismiche: da 17 a 39. Ma non e' certo sufficente. E' una bella matassa da districare, i pozzi sono qui dappertutto.

Ma... forse sara' il vento a risolvere tutto.

Gli investimenti nell'eolico continuano a fare passi da gigante, e c'e' una corsa ad accapparrarsi clienti e a creare infrastruttura. In alcune ore della notte, per troppa che ce n'e' l'energia eolica e' gratis.

Vento sconfigge il petrolio.

E senza creare terremoti, ne oggi, e ne fra 90 anni.






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