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Friday, July 22, 2016

Rinnovabili nel mondo: uno strabiliante +70% in cinque anni.




Chi avrebbe potuto prevederlo?

Il mondo ama il sole e il vento piu' delle trivelle, piu' della paura, piu' delle gufaggini di imprenditori senza scrupoli e dei loro amici politici.

E cosi, zitti zitti, nelle 20 economie piu' grandi del mondo, Italia inclusa, la percentuale di energia che arriva dal sole e dal vento e' aumentata del 70% in cinque anni come riporta il Financial Times. Questi numeri sono solo per sole e per vento e NON tengono conto dell'idroelettrico che in certi casi da' percentuali ancora piu' elevate di elettricita', 

In queste statistiche dunque, nei paesi del G20 l'8% dell'energia elettrica nel 2015 e' arrivata dal sole e dal vento. Nel 2010 si era al 4.6% - un aumento del 70%. Puo' sembrare poco ma in questo conto ci sono paesi come Cina e India.  Nel conto del G20 c'e' circa l'85% del PIL mondiale, l'80% degli scambi economici e i due terzi della popolazione mondiale.

Quindi anche se le percentuali paiono basse stiamo parlando di quasi tutto il pianeta, inclusi paesi in via di sviluppo.

Ovviamente se si va a guardare ai singoli paesi ci sono delle cose bellissime.

La Germania e' in cima a tutti con la sue Energiewende e con il 36% della sua elettricita' (in totale) generata da sole e vento.

A seguire UK con il 26%, Italia al 21%, Francia al 19%, e poi ancora Brasile al 13% e Australia all'11%.  Negli USA siamo all'8%. In Cina, nonostante tutto, ancora al 5%.

La media dell'UE e' del 28%.

Nel caso del Regno Unito, nel 2010 si era al 6% di elettricita', poi grazie sopratutto al vento, si e' arrivati al 24%. Un enorme salto in soli 5 anni.

Intanto, la piu grande crescita si prevede verra' dalla Cina dove sono stati investiti piu di 100 miliardi di dollari per le rinnovabili - a livello globale siamo a 329 miliardi. Il governo preme e l'industria pure.

Ma.. come e' successo?

Consapevolezza e denaro.

1. Le conferenze internazionali che si sono succedute nel mondo nel corso degli anni, culminati con gli accordi di Parigi che hanno reso noto a tutto il pianeta quanto importante fosse fare *qualcosa* contro i cambiamenti climatici.  Anche se in molti di questi incontri internazionali e' parso che non si fosse arrivati a granche' e ci sono stati delusioni, parlarne almeno sulla scena internazionale ha aiutato moltissimo a creare consapevolezza.

E da qui e' iniziato l'impeto a che la stampa ne parlasse sempre di piu, con storie sulle temperature record, i ghiacciai che si sciolgono, le prediche di Al Gore e di Leonardo di Caprio, la gente che deve lasciare le proprie case perche' diventati "migranti climatici". 

Tutto questo ha portato consapevolezza, sensibilita', e pressione anche politica, oltre che incoraggiare i singoli a fare la propria parte. Non e' un caso che da pochi anni anche grandi ditte -- da Google a H and M, dall'IKEA ad Apple -- parlano di voler arrivare al 100% di energia rinnovabile.  Lo fanno perche' un po ci credono, perche' gli conviene, e perche' fa bello con il pubblico.

Non possono perderci nel diventare rinnovabili. 


2. I costi delle rinnovabili crollano.  E anche i piu' senzacuore capiscono che ci si possa fare business. Non dovrebbe essere cosi, ma meglio il business delle rinnovabili che il business delle trivelle, io credo.

In questo momento, l'energia proveniente dal vento e' venduta a 3 centesimi alla chilowatt-ora. Dal sole a 4 centesimi. Il gas naturale e' venduto a 5 centesimi e il carbone a 6.5 centesimi.  Se uno deve comprare (e qui si tratta di prezzi dal produttore di energia alle utilities che poi la distribuscono) e' evidente che e' piu' economico comprare sole e vento, no?


3. I paesi del terzo mondo con le loro popolazioni esplosive possono fare molto. Un piccolo grande esempio viene dall'India. Qui il governo ha distribuito circa 50 milioni di lampadine a LED, che fanno risparmiare sulle lampadine incandescenti. Ebbene, con questa mossa il costo delle lampadine LED, seocndo il segretario dell'energia americano Ernest Moniz e' passato da 35 dollari l'una a 80 centesimi.  Il tutto e' dunque un circolo vizioso, ma buono: le lampadine LED costano di meno, e consumano di meno. Non si puo' sbagliare!

Sono tutte cose strabilianti, perche' nessuno se lo aspettava.  Non si puo' che crescere, e' inevitabile. E' tutto stato messo in moto e i signori del petrolio non possono fare altro che mettersi il cuore in pace.

Un giorno ci riguarderemo indietro e diremo "ma come abbiamo fatto per 150 anni a pensare di alimentare il pianeta con le fonti fossili?"

Sorrideremo come sorridiamo oggi delle lampade a kerosene, dei carretti trainati a buoi, e dei computer che riempivono tutta la stanza per fare 2+2.







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