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Monday, October 24, 2016

Alberta e British Columbia: il 90% dell'attivita' sismica e' dovuto alle trivelle. Nel 2015 un terremoto al giorno.



Immagine dei terremoti e dei pozzi nell'area.

In rosso il numero dei terrmoti cumulativi
In giallo il numero di pozzi di reiniezione
In blu il numero di pozzi da fracking

Notare come la linea rossa schizza in alto negli ultimi anni 5 anni, assieme
al numero di pozzi da fracking



Rosso: terremoti di magnitudo superiore a 3.0
Bianco: tutti gli altri
Triangoli verdi: pozzi da fracking



I terremoti indotti dall' hydro-fracturing (HF)
notare che tutto scoppia negli ultimi 5-10 anni.
La linea nera e' il numero cumulativo di terremoti
che qui e' circa 80.


 
I terremoti indotti dalla reiniezione di monnezza
negli scorsi 30 anni. Circa 160 negli ultimi 30 anni.


 I terremoti dovuti all'attivita' normale del sottosuolo.
Dal 1985 ad oggi sono 20.

La relazione fra la monnezza iniettata e l'intensita' dei terremoti.
Piu' pompi e piu la terra trema. 





"The biggest implication of this study is that we can no longer deny 
the link between induced earthquakes and hydraulic fracturing"

Honn Kao, sismologo

Canada occidentale.

Un area fra il British Columbia e l'Alberta.

Un articolo sul Seismological Research Letters, a firma di 13 scienziati.
Secondo questo studio, almeno il 90 percento, se non il 95 percento dell'attivita' sismica in questa zona di magnitudo superiore a 3.0, e' dovuto alle trivelle da fracking.

Gli autori hanno analizzato l'attivita' sismica fra il 1985 e il 2015 in un area di 450mila chilometri fra l'Alberta e il British Columbia detto Western Canada Sedimentary Basin (WCSB).

Ci sono qui 12,289 pozzi da fracking e 1,236 pozzi di reinizione.

Secondo questo studio, fra il 2010 e il 2015 sono aumentati di pari passo sia il numero di pozzi trivellati che il numero e l'intensita' dei terremoti. La maggior parte dei terremoti e' dovuta, secondo gli autori alle trivelle in zona, che hanno studiato correlazioni spazio temporali fra pozzi e terremoti.

L'attivita' sismica risulta prevalere nel raggio di qualche chilometro dai pozzi. 

Interessante che fra gli autori di questo studio ci sia anche un geologo "ufficiale" del British Columbia: Dan Walker, senior petroleum geologist per conto della B.C. Oil Gas Commission.

Lo dicono pure loro. 

Uno dei posti piu' colpiti da questa attivita' sismica da trivelle da fracking e' Fox Creek, Alberta, Canada.

2000 abitanti, a 260 km a nordest di Edmonton. Un po distante dall'area studiata dai geologi di cui sopra ma dove la storia e' sempre la stessa.
Qui un terremoto di magnitudo 4.8 il giorno 12 Gennaio 2016.

Non era un terremoto qualsiasi perche', guarda caso, nella zona c'erano operazioni di fracking portate avanti dalla ditta spagnola Repsol.

Che il terremoto sia stato per colpa della Repsol e del fracking non si sa con certezza assoluta, ma il sospetto e' stato cosi forte che alla Repsol e' stato vietato di continuare nelle sue operazioni petrolifere.

I terremoti a Fox Creek andavano avanti dal Dicembre del 2014, quando un primo sciame sismico di 18 terremoti di magnitudo compresa fra i 2.7 e 3.7 si sono scatenati in zona.

A Gennaio 2015 altri terremoti di magnitudo compresa fra i 2.4 e 4.4 Richter.

Dubito che tutto questo cambiera' granche'. 
Nell'anno che va dal Gennaio 2015 al Gennaio 2016 a Fox Creek ci sono stati ben 366 terremoti. 
Fa un terremoto al giorno. Il giorno 11 Settembre 2015 ci sono stati ben 18 terremoti. E' bene ricordare che questa prima era zona non sismica. 

E poi ci sono mille altri problemi a Fox Creek. L'acqua,usata a dismisura dall'industria del petrolio, e che torna alla natura conaminata, tanto che il comune ha dovuto pagare 300mila dollari solo per portare l'acqua potabile alla gente. 

Ah, le gioie del petrolio.

Ma possiamo stare tranquilli - questo accade solo in Canada, lontano. In Italia, in Emilia Romagna, in Basilicata, in Puglia, giammai. 

Da noi la sismicita' indotta non e' mai esistita e mai esistera'. 

Vero Matteo?

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