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Friday, June 9, 2017

Approvate trivelle ENI a Carpignano Sesia - e le belle parole sugli accordi di Parigi?





Le proteste a Milano dei residenti di Carpignano Sesia
Foto di Bruna Navazza

Grazie!

Renzi 💙 Trivelle


I nemici dell'ambiente -- Dario Franceschini e Ginaluca Galetti


"Oggi fare una politica dell'ambiente è un vantaggio per le imprese.
L'America farà le sue scelte noi andremo avanti".



E' sempre interessante notare le contraddizioni dei politici italiani, che parlano e non agiscono, che promettono ma poi rompono le promesse, che vedono le travi nelle democrazie altrui e non quelle nelle loro firme.

Eccoci qui, Gianluca Galletti, ministro dell'ambiente e Dario Franceschini, ministro dei beni culturali d'Italia che regalano un altro pezzo d'Italia ai petrolieri, all'ENI all'indomani della decisone di Trump da uscire dagli accordi di Parigi. 


Ma come, secondo Parigi non dovevamo perseguire una politica di energia rinnovabile e verde e virtuosa?  E qui continuiamo a cercare petrolio?

La storia di Carpignano va avanti dal 2012 ormai e vede per protagonista un paesino  in provincia di Novara, che si oppone con tutta la forza dei suoi 2500 abitanti ad essere trivellata.

In questi anni gliel'hanno detto in tutte le salse, a tutti -- all'ENI, al governo, alla stampa che non e' questo il posto indicato per cercare o estrarre petrolio, come in realta' non lo e' quasi nessun altro angolo d'Italia. E dopo avere fatto sensibilizzazione, raccolta firme, creato il Comitato Difesa del Nostro Territorio (DNT), fatto richieste a provincia, regione e petrolieri di essere ascoltati, alla fine hanno deciso di compare collettivamente il terreno trivellando in 297.

A dire di no a questa concessione non ci sono solo i residenti di Carpignano Sesia, ma anche la Regione Piemonte, la Provincia di Novara, la ASL di Novara, e vari comuni confinanti: Arborio, Barengo, Briona, Fara, Fontaneto D’Agogna, Gattinara, Ghemme, Ghislarengo, Lenta, Lozzolo, Novara, Prato Sesia, Romagnano Sesia, San Nazzaro Sesia, Sillavengo, Sizzano.

Nonostante tutto, il 1 Giugno 2017, Galletti e Franceschini approvano il pozzo di Carpignano.

Possibile che Galletti e Franceschini ne sappiano piu' di tutta la provincia di Novara sull'opportunita' di trivellare a Carpignano?  

E notare che il momento di dire no e' adesso: prima che i danni arrino. Perche', come sempre, le trivelle esplorative sono solo l'anticamera del resto, delle trivelle permanenti, della raffinazione, degli oloeodotti, dei veleni all'ambiente e al vivere civile per i trenta anni successivi. La Basilicata ci ha gia' insegnato tutto, in un modo super eloquente.

Il copione e' sempre lo stesso in queste approvazioni ministeriali: il "pozzo e' temporaneo", e si esclude "qualsiasi tipo di impatto sulle specie e sugli habitat protetti".  

E in cinque pagine liquidano cinque anni di attivismo e di partecipazione democratica. 

Ah si, ci sono i contentini delle prescrizioni: l'ENI dovra' fornire un "piano di monitoraggio" che tenga conto "delle eventuali carenze nella documentazione presentata". Quindi... approviamo pozzi con documentazione carente? 

Poi ci dovranno essere modelli matematici per studiare la sismicita' indotta, monitoraggio dell'acqua di falda, preparazione di piani per l'approvvigionamento idrico in caso di contaminazione,  misure di mitigazione del rumore e dell'inquinamento luminoso, indennizzi in caso di danni alla viabilita', a causa del passaggio di mezzi pesanti. L'ENI dovra' pure presentare personale competente in archeologia e in botanica.

E poi, chicca finale, il pozzo dovra' essere "grigio chiaro" dovranno essere piantati alberi lungo una fascia di almeno dieci metri in modo da fare "effetto bosco" (ma .. non era che il pozzo era temporaneo? Lo sanno questi che per far crescere un bosco ci vogliono decenni?), e il recinto deve essere "marrone". Non e' specificato se marrone scuro o chiaro.

Ma ... e le esalazioni tossiche di che colore le facciamo? E i fanghi spesi? Li coloriamo di azzurro? 

Torniamo allora alle parole di Gianluca Galletti. Che significa "noi andremo avanti"?

Dove?

Avanti a mentire al mondo?  A fare finta? A non rispettare la democrazia? A che serve sciacquarsi la bocca con il fatto di vivere in democrazia, e a farsi i belli con Trump, e se non si ascolta nessuno, ma proprio nessuno? 

Quello che a me fa piu' rabbia che il buco in terra e' proprio il non rispetto della democrazia, della volonta' popolare. Un paese intero si organizza, fa sforzi indicibili affinche la propria voce venga ascoltata, e chiede di poter decidere da se, il proprio destino. E' bello vedere una comunita' cosi innamorata dei suoi boschi e dei suoi ruscelli e del suo cielo blu. Perche' devono arrivare questi burocrati da Roma a distruggere tutto?  Perche' l'ENI deve essere piu' importante?

Dove sono gli accordi di Parigi a Carpigano Sesia, caro Galletti, caro Franceschini, caro Renzi, caro Gentiloni?













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