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Monday, January 29, 2018

Il volo Qantas da Los Angeles a Melbourne va con l'olio di semi di mostarda








Oggi Lunedi 29 Gennaio e' partito per la prima volta un volo da Los Angeles e diretto a Melbourne, Australia con un carico di carburante al 10% fatto di biocarburante.

Per la precisione olio di semi di mostarda.

Ora uno dira': il 10% che vuoi che sia. E invece, come per tutte le cose e' un inizio, una prova ed ha avuto successo, aprendo le porte a miscele sempre piu' bio e sempre meno fossil.

La Qantas stima che grazie a questa miscela il volo in questione LAX Melbourne ha emesso il 7% in meno di emissioni rispetto a un volo alimentato solo da carburante tradizionale.

E considerato che si tratta di un volo di 15 ore non e' cosa proprio da niente.

Per di piu' gli aereoplani sono fra i principali emettitori di gas serra: gli aereoplani generano il 12 percento di tutti i gas serra degli USA. A livello mondiale,  US transportation greenhouse gas emissions, and the le emissioni dagli aereoplani generano il 2 percento delle emissioni di CO2 in atmosfera.

La maggior parte delle emissioni accade al decollo e in fase di atterraggio.

Ovviamente l'opzione "batteria in volo" non e' praticabile, per il peso ed altre considerazioni di spazio, pero' l'uso del biocarburante e' promettente.

Ora non e' che l'uso di semi di mostarda e' perfetto: anche qui bruciando questo carburante ci sono emissioni di CO2 lo stesso. Ma i vantaggi sono due: intanto, le emissioni sono minori, e sopratutto non ci sono tutte le attrezzature, l'inquinamento e i rischi collegati all'estrazione e alla raffinazione del carburante tradizionale.

Meglio una distesa di mostarda che un campo di petrolio, no?

In questo caso, la Qantas' ha usato una pianta chiamata Brassica carinata, che non e' un cibo per gli umani, e che stato sviluppato apposta dalla Agrisoma Biosciences, ditta canadese. La pianta non richiede troppa acqua e il suo ciclo e' relativamente veloce. Gli scarti possono essere usati come mangime.

In Australia ci sono gia' vari campi sperimentali.

Un ettaro di Brassica carinata genera 2,000 litri di olio, l'equivante di 400 litri di biocarburante.

Intanto la Alaska Airlines ha gia' sperimentato nel  2016 un volo che e' andato per il 20% ad alcohol derivato da legname.

Sempre nel 2016 la United Airlines ha annunciato un piano triennale per alimentare i suoi voli da Los Angeles a San Francisco per il 30% da biocarburante.

A Novembre 2017 invece un volo Hainan Airlines da Pechino a Chicago ha usato il 15% di carburante da olio da cucina dismesso

Nel 2013 invece la KLM fece decollare un aereoplano da Amsterdam a New York usando 100% biocarburante fatto dall'olio delle patatine fritte!
 
Come sempre, tutto questo per ora e' sperimentale e si cerca ancora di capire, di ottimizzare. Ci vorra' un po di tempo affinche il tutto diventi realta' vera  probabilmente succedera' il giorno in cui i costi da biocarburante saranno inferiori al carburante normale.  Ma come per i pannelli solari, piano piano ci arriveremo.

Occorre solo che noi consumatori lo vogliamo e ci facciamo portavoci dei nostri desideri di un futuro piu' green, dagli aereoplani alle nostre case.











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