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Saturday, March 3, 2018

Le trivelle texane nelle foreste magiche di Colombia














Si chiama Caño Cristales e si trova in Colombia. E' un fiume nella provincia di Meta, che scorre fra le montagne del complesso detto Serrania de la Macarena, ad est delle Ande. Non e' un fiume lungo, solo 100 chilometri, ma e' considerato un piccolo miracolo della natura.

Il fiume infatti cambia colore durante l'anno e viene chiamato fiume dei cinque colori, o anche arcobaleno liquido. Alcuni lo considerano il fiume piu' bello del mondo. Da Luglio a Novembre il fiume e' un misto di giallo, verde, blue, nero e rosso.

I colori arrivano grazie ad una pianta poco vistosa, la Macarenia clavigera che sorge solo qui. Quando piove, il livello dell'acqua si alza, avvolge la pianta che cresce lungo le sue sponde e arrivano i colori.

Il primo e' il rosso scarlatto.

Dalle foto sopra e' evidente che si tratti di qualcosa di davvero spettacolare, bellissimo ma fragile, visto che tutto si basa sull'esistenza della piantina e sulle sue interazioni con l'acqua.

L'area e' diventata una grande attrazione turistica con flusso di visitatori durante i mesi dei colori.

Arriva il lupus in fabula.

Chi?

Da sotto alcuni massi si intravede il nero liquido di una sostanza che fuoriesce dal sottosuolo.

Petrolio.

E il petrolio non arriva mai da solo.

Una ditta texana ha infatti preso di mira Caño Cristales e vogliono trivellare proprio qui.

Senza ritegno, eh?

La citta' principale della zona si chiama La Macarena, come il ballo. E' una piccola citta' che non si e' tanto sviluppata a causa delle lotte interne fra il governo colombiano e i ribelli del FARC, fronte armato rivoluzionario di Colombia. A volte queste lotte hanno interessato anche i narcotrafficanti, rendendo varie zone interne colombiane pericolose, per i turisti, per i residenti, per i trivellatori.

Dodici anni fa arriva una sorta di tregua attorno a La Macarena fra i ribelli del FARC e il governo, grazie all'aumento della presenza delle forze armate centrali. Visto che c'era un po' piu' di sicurezza garantita dai militari, piano pinao sono aumentati i turisti.

La pace finale fra Bogota' e quelli del FARC e' arrivata nel 2016, 

Da quello stesso anno il numero di turisti nella zona e' aumentato vertigionsamente.

Nel solo 2017 sono arrivati qui 15mila turisti. Tutti a vedere il fiume arcobaleno.

Ma nel 2009 era gia' arrivata Hupecol, una sussidiaria colombiana della Dan A. Hughes Company of Beeville in Texas a fare ispezioni sismiche per cercare petrolio nella citta' di San Vicente del Caguán, non lontano da La Macarena e da Caño Cristales. I risultati erano stati promettenti, e la Huepecol decide di trivellare pozzi permanenti.

Il governo di Colombia aveva prima assegnata loro una concessione ma a causa di forti pressioni popolari, questa venne poi revocata nel 2016 per proteggere Caño Cristales. La gente accolse questa decsione con grande fervore, visto che erano tutti preoccupati, giustamente, dell'inquinamento e che Caño Cristales potesse diventare nero invece che restare un arcobaleno colorato. Oltre al turismo nascente qui la gente vive di agricoltura e di pastorizia.

Un poster anti trivelle la dice lunga: "Prima era la guerra con FARC, ora e' guerra con il fracking".

E non c'e' solo il fiume acrobaleno. C'e' la foresta tuttattorno dove vivono giaguari e leopardi, ci sono coccodrilli e delfini, c'e' una enorme biodiversita' che sarebbe messa a duro rischio dalle trivelle. Si contano qui 50 specie diverse di uccelli acquatici, quattro specie di serpenti d'acqua, 150 di pesci, e ogni tanto ne viene fuori qualcuno finora sconosciuto alla scienza.

Ma sopratutto e' l'umile Macarenia clavigera che e' a rischio e che preoccupa i residenti perche' questa pianta e' il motore di tutta l'attivita' turistica della zona. E' una pianta che cresce solo qui, sulle sponde del fiume la cui acqua e' leggermente acida e non ricca di sostanze nutritive.  E' eveidente che nessuno sa come tutti i delicati equilibri pittorici cambierebbero se cambia la composizione chimica dell'acqua a causa di anche un modesto inquinamento da petrolio.

Quelli della Huepecol dicono (e cos'altro possono dire?) che e' tuttapposto, perche' le trivelle sarebbeero a 68 chilometri da qui, dicono che la ditta non vuole fare fracking, ma "solo" usare trivelle normali.

Come se tutto questo fosse una garanzia!

Che ha da fare un petroliere? Ma certo, chiedere risarcimenti al governo. In questo caso circa 21 milioni di dollari. Un po come per il caso Ombrina e l'arbitrato internazionale.

Arrivano altri personaggi.

Un gruppo di dissidenti FARC dice che loro hanno deciso di non partecipare all'accordo per la pace firmato nel 2016 e che quindi potrebbero portare avanti azioni di guerriglia proprio attorno a La Macarena. Le trivelle avrebbero vita difficile.

In un certo senso, per quanto contorto, questo e' un punto a favore di Caño Cristales.

L'ultimo personaggio siamo invece tutti noi.

Il microclima attorno a Caño Cristales cambia, con o senza trivelle. Ci sono sempre piu' di frequente periodi asciutti durante la stagione delle pioggie e sempre piu' pioggie durante la stagione piu' asciutta. Si teme che queste siano manifestazioni dei cambiamenti climatici che potrebbero distruggere i delicati equilibri di Caño Cristales.

Trivelle, guerriglia, cambiamenti climatici.

Povera natura. Poveri noi.




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