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Monday, February 15, 2010

LA FPSO Maersk


Quando si installano sistemi pericolosi - come vorrebbe fare la MOG per i pozzi di Ombrina Mare con incorporato un desolforatore lungo la costa dei trabocchi - in genere si fa una analisi del rischio.

Si prendono cioe' le statistiche sui tipi di incidenti in altre parti del mondo, si creano degli algortimi per capire se e come le casistiche si possono adattare al caso in esame e si giunge a delle stime numeriche di pericolosita'.

Nel suo progetto la MOG non fa nulla di tutto cio' e conclude dicendo che per Ombrina Mare, i rischi e i pericoli sono bassi, trascurabili e lievi. Questo senza alcun dato vero e per una centrale a 10 km dalla riva. Sparano cioe' parole a vanvera.

Nel 2008 i danesi della Maersk costruirono un "centro oli a mare" simile a Ombrina Mare, in Australia, in un campo petrolifero dal nome Vincent, a 43 chilometri dalla costa. Il nome tecnico del centro oli a mare e' Floating Processing and Storage Offloading unit, accorciato in FPSO.

I danesi avevano fatto le cose per bene o cosi' sembrava. Avevano contattato una ditta specializzata - la Ramboll Oil and Gas - per fare una valutazione "seria" della sicurezza di questa FPSO. La Ramboll, a differenza della MOG, incluse simulazioni, calcoli e studi di fluido-dinamica per accertare i rischi. Furono eseguiti, studiati o verificati:

i sistemi di rischio, la disposizione della strumentazione, l'analisi degli incendi e delle esplosioni, la dispersione di inquinanti, l'evacuazione e il salvataggio, l'analisi del rischio di fallimenti meccanici o marini e la valutazione del rischio alla salute dei lavoratori.

Tutto sembrava perfetto e cosi' si passo' a costruire questa FPSO a "zero rischio" dal nome `Maersk Ngujima-Yin'.

Ma come sempre per i sistemi complessi e delicati, non si puo' predire tutto.

Infatti, guarda caso, dopo nemmeno un anno, il 13 Aprile 2009 la FPSO si e' incendiata nei mari australiani a causa del fallimento di un compressore. Per fortuna non si e' fatto male nessuno, ma i danni sono stati ingenti.

La Divisione Investigativa degli Incidenti Marini della Danimarca si mise subito all'opera e individuo' poi altri DIECI fallimenti di sistema sulla FPSO in questione, inclusi problemi con lo smaltimento dei rifiuti petroliferi. Dieci fallimenti dopo un solo anno di lavoro!

Ecco qui la lista dei problemi della FPSO Maersk, che un anno prima era perfetta:

Among the systems that failed or did not operate as designed were:

1) Deluge valves on module M60 and M70, for which there were known problems prior to the accident.

2) The old foam system failed to work on demand during the fire due to defective nozzles.

3) GRE piping in two branch lines failed during the fire. The GRE piping has been subjected to radiant heat and flames during the fire and has repeatedly been subjected to pressure pulsations arising from water hammer and start-up of diesel driven fire pumps. Lloyds Register gave approval for GRE piping at L3 rating according to IMO resolution A.753(18), appendix 2.

4) The water mist system failed to work on demand during the fire because a nitrogen regulator was either obstructed or closed.

5) Continuous problems with the new ring fire main have been identified. The problems have not been resolved.

6) Debris containing carbon deposits has been excreted from the exhaust system of the aft fire water pump. It is reasonable to believe that the carbon deposits originate from start-up of the engine where heavy black smoke is developed. The issue has raised safety concerns but has not been resolved.

7) It is the assessment of The Division for Investigation of Maritime Accident that the commissioning has been inadequate and has not reflected the intention of the commissioning procedure, because the crew’s participation has been limited.

8) Difficulties with the planned maintenance system SAP and corrective work originating from commissioning has compromised planned maintenance. It is the assessment of the Division for Investigation of Marine Accidents that maintenance planning on board and maintenance support from shore management has been inadequate.

9) It is the assessment of the Division for Investigation of Marine Accidents that the number of block and overrides in the ICSS has been to an extent where credibility of the systems could be called into question.

10) It is the assessment of the Division for Investigation of Marine Accident that the
safety climate onboard after production start-up has remained poor.

Come sempre, e' tutto scritto, tutto detto, tutto gia' successo e non dobbiamo sperimentare nulla. In Australia erano a piu' di 40 chilometri dalla riva e in oceano aperto, tutto il contrario dei 9 chilometri e mezzo che separeranno la FPSO abruzzese da Foce della Rocca.


Fonti: Rigzone, Ramboll Oil and Gas, Maritime Accidents,

7 comments:

supertramp said...

Disastro ecologico a Monza, petrolio nel Lambro: sabotato serbatoio

Il Lambro, il fiume che scorre lungo la Brianza milanese, si è trasformato in un torrente nero dopo che al suo interno vi sono finiti 15mila metri cubi di petrolio e gasolio, fuoriusciti da due cisterne dell'ex raffineria Lombarda Petroli di Villasanta, in provincia di Monza.

fonte:
http://www.barimia.info/modules/article/view.article.php?25351

supertramp said...

sul disastro ambientale parla il
Presidente provincia Monza: "atto criminale"

qui il video:
http://www.youreporter.it/video_Presidente_provincia_Monza_atto_criminale_1

Anonymous said...

oggi fugagasolio dalla raffineria di monza,
catastrofe ambientale, fauna a rischio e aque inquinate fino a lodi, si spera che non raggiunga il po.

Persino i pompieri occupati nel salvataggio degli uccelli selvatici oramai destinati alla morte.

Anonymous said...

Questo mio post è fuori tema, chiedo venia...se Bush avesse deciso di investire 8 miliardi di dollari per il nucleare...
Dico questo: se il nucleare sul suolo americano servirà a ridimensionare l'imperialismo a stelle e strisce fatto in nome del petrolio nel mondo, ben venga!!!!
Se servirà estrarre petrolio e usare (finalmente...) anche le riserve strategiche sotto il suolo americano, piuttosto che bombardare milioni di civili innocenti in nome del petrolio, in Iraq come in Afganistan come altrove, o imporre embarghi infami e assassini per il petrolio ("oil for food", le dice niente??), viva Obama!!!!!
Mi ha sempre dato fastidio l'"ipocrisia" americana, del tipo: "qui da noi queste cose non si possono fare!!!"
E grazie!!! L'America le va a fare dovunque, basta che non sia a casa sua!!!!! Una sindrome di Nimby grande quanto un continente!!!!!!
Dottoressa, è troppo facile per l'America essere "ambientalista", continuando però ad attuare politiche imperialiste e assassine per il controllo del petrolio (e non solo...) nel mondo.

Se Obama ha intenzione di fare in America quello che l'America ha spesso imposto al mondo dal dopoguerra ad oggi, con le armi la CIA i dollari e il potere, beh, grande, grande Obama, questa si che potrebbe essere una rivoluzione planetaria!!!!!
Detto questo, dico: non c'e' mai limite al peggio.
Povero Mondo...
Silvio Sircana

Anonymous said...

dove siete finiti tutti quanti ?

Anonymous said...

Vorrei puntare l'attenzione sull'evasione di greggi avvenuta a monza nei giorni passati e sul danno ambientale che sta provocando nei fiumi.
La fauna, le riserve idriche dei paesi che attingono acqua dal po per bere e le ripercussioni di questo piccolo incidente che però rappresenta già una tragedia malgrado le rassicurazioni false di bertolaso.

Anonymous said...

ecco uno dei servizi appena pubblicato

http://www.youtube.com/watch?v=X6IwzeKZjjI&feature=popular

Addirittura sembra che il disastro sia di natura dolosa.