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Friday, May 9, 2014

Oklahoma e trivelle: il primo "earthquake warning" della sua storia


Il warning dell'USGS.


Nel 2009 iniziano le attivita' di fracking in Ohio. 

Prague, 5 Novembre 2011 - terremoto magnitudo 5.6



“Our results, using seismology and hydrogeology, show a strong link between a small number of wells and earthquakes migrating up to 50 kilometers away,”

Katie Keranen,  Cornell University


"USGS statistically analyzed the recent earthquake rate changes and
found that they do not seem to be due to typical, random fluctuations in natural seismicity rates. 
The analysis suggests that a likely contributing factor to the increase in earthquakes is triggering by wastewater injected into deep geologic formations.
This phenomenon is known as injection-induced seismicity"

United States Geological Survey, 2 Maggio 2014


Il giorno 2 Maggio 2014 per la prima volta nella sua storia, il servizio geologico degli USA ha diffuso un "earthquake warning" per possibili terremoti ad est delle Montagne Rocciose.

Questo "earthquake warning" e' una allerta per terremoti e per la prima volta nella sua storia, riguarda l'Oklahoma.

Ma cosa e' successo in Oklahoma, stato fino a poco fa considerato non particolarmente soggetto ad attivita' sisimica?

Beh, da Ottobre 2013 fino ad oggi i terremoti di magnitudo superiore a 3.0 sono stati 183, con un aumento del 50% rispetto allo stesso periodo di un anno prima. Cosi' gli scienziati dell'USGS hanno avvisato che questi sismi potrebbero essere premonitori ed aumentare le probabilita' di terremoti di magnitudo maggiore che potrebbero arrivare anche a 5 Richter. Con serenita' hanno dunque avvisato le popolazioni che bisogna prepararsi a questa eventualita'.

E cosa altro dicono questi ricercatori dell'USGS?

Che il motivo di questo aumento di attivita' sismica in Oklahoma potrebbe essere dovuto al nostro amico fracking.
 Il report dice infatti, altrettanto serenamente, che i cambiamenti nei tassi di occorrenza dei terremoti non sono dovuti a fluttuazioni normali e casuali ma che potrebbero essere dovuti all'attivita' umana, fra cui trivellazioni e reiniezione di materiale di scarto nel sottosuolo.

Prima del fracking in Oklahoma c'erano al massimo due terremoti l'anno di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Dal 2009, anno di inizio delle attivita' sismiche i terremoti sono aumentati a tassi vertiginosi e ci sono stati venti terremoti di intensita' variabile fra 4.0 e 4.8. Il giorno 5 Novembre 2011 il terremoto piu' forte mai registrato in Oklahoma:  5.7 presso Prague. Studi successivi mostrarono la potenziale correlazione con la reiniezione di materiale di scarto da attivita' petrolifera.

In tutti gli Stati Uniti, sempre secondo l'USGS, dal 1967 al 2000 c'erano circa 21 terremoti di magnitudo maggiore o uguale a 3.0. Dal 2010 al 2012 la media e' salita a 100 terremoti l'anno. Non puo’ essere un caso.

Nel frattempo Katie Keranen, geofisico di Cornell University ha presentato assieme al collega Geoff Abers un nuovo studio in cui si mostra che le attivita' di reiniezione nei pozzi dismessi possono avere conseguenze anche a distanze di varie decine di chilometri, a causa dei cambiamenti di pressione sotterranei. 

C’e’ anche da notare che nel warning c’e’ scritto che “i proprietari di edifici e rappresentanti governativi dovrebbero prestare particolare attenzione alle costruzioni piu’ vecchie, di mattoni e non rafforzati, che sono particolarmente vulnerabili a danni seri se le scosse sono sufficentemente violente.”

E in Italia?  E in Emilia Romagna? E in Basilicata? E in Abruzzo?

Se dovessero servire, ci saranno mai dei sereni annunci in cui ti dicono: guardate che questi terremoti di intensita' minore potrebbero essere precursori di terremoti maggiori, per cui quantomeno siate vigili? C’e’ qualcuno che indaga come gli almeno 39 pozzi di reiniezione italiani solo collegati alle attivita’ sismiche nelle loro vicinanze?

Chi ci vive vicino lo sa che ci sono pozzi di reinizione?

Qui tutti i 39 pozzi di reiniezione noti in Italia:







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