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Thursday, June 13, 2013

A proposito di stoccaggi



Ogni tanto mi imbatto in interessanti articoli di petrolieri di vario assortimento. Dal sito di Assomineraria trovo allora questo bell'articolo di Francesco Guidi del 2006 che si intitola "L’evoluzione degli stoccaggi del gas naturale in Italia, in un contesto europeo", scritto dopo che l'autore ha avuto "una conversazione" con l'amministratore delegato della Stogit, Adelmo Schenato.

Il sottotitolo proclama:

L'Italia è all'avanguardia in Europa nel campo degli stoccaggi dato che il suo primo risale al 1961. Da allora è stato un crescendo, utilizzando campi esauriti. Potrebbe funzionare da stoccaggio
del gas per l'intera Europa.


Per l'intera Europa?

Per l'intera Europa???

Per l'intera Europa??????

Ma... quanti campi e quanti pozzi di stoccaggio dobbiamo fare in questa nazione?

E' bene allora ricordare un po di cifre.

In Europa si sono consumati (dati 2012) circa 466 miliardi di metri cubi di gas in totale.  

Fra i paesi principali, l'uso e' stato ripartito cosi: Italia 78 miliardi, Germania 100 miliardi, Francia 50 miliardi, Inghilterra 94 miliardi, Spagna 36 miliardi.

Invece in Italia abbiamo sottoterra gia' circa 14 miliardi di metri cubo di gas, stoccati in 352 pozzi e 15 concessioni che vanno da nord a sud e che bastano per 2 mesi di fabbisogno nazionale.

Non e' allora ben chiaro che significa che dobbiamo diventare lo stoccaggio dell'Europa tutta.

In che modo si pensa di farlo?  Se attualmente ne stocchiamo 14 miliardi e in Europa se ne usano 466
come esattamente pensiamo di diventare l'hub di tutta Europa? E quanti altri pozzi dobbiamo fare - e soprattutto, dove??

Poi se si continua a leggere vengono fuori dei dati interessanti:

Secondo uno studio dell’Autorità di regolazione austriaca, le tariffe di stoccaggio in Europa sono state mediamente nel 2005 di 5,58 centesimi di euro per metro cubo di WGV (Working Gas in Vo-
lume).

Andando da un massimo di 10,8 centesimi della Ruhrgas (Germania) a un minimo di 3,1 centesi-
mi della Mol (Ungheria).

Quelle italiane praticate dalla Stogit, secondo le norme fissate dalla nostra Authority, sono state di 2,1 centesimi di euro al metro cubo per il 2005, che scenderanno a 1,9 centesimi nel 2006/2007.

In generale si è voluto privilegiare il mantenimento di bassi costi del servizio, rispetto a un’espansione delle facilities che richiedono maggiori investimenti e quindi remunerazioni più adeguate. 

Cioe' la media europea e' di 5.6 centesimi per metro cubo, e noi siccome siamo furbi stocchiamo gas - in un territorio ballerino, fragile, densamente abitato per 1.9 centesimi al metrocubo? Anche di meno del prezzo dell'Ungheria?

Che paese, veramente.



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