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Monday, November 24, 2014

Basilicata: Radioattivita' nove volte superiore ai limiti - a titolo meramente esemplificativo



A titolo meramente esemplificativo, per I'acqua potabile il livello di riferímento 
fissato dalla direttiva UE per la
concentrazione alfa totale è pari a 0.1 Bq/L 
e i valori misurati nei campioni prelevati nel caso
in oggetto risultano circa nove volte superiori.

Basilicata: radioattivita' nove volte superiore al normale, che vuoi che sia!

Tutto si puo' scaricare qui

A volte penso a Cassandra e, ammesso che sia veramente esisitita, a come se sentisse nel vedere e sentire le cose che diceva trasformarsi in realta'. Predico queste cose sull'inquinamento e sul petrolio da anni ed anni ormai e alla fine, tutto si avvera,  esattamente come e' gia' successo in ogni angolo del pianeta dove il petrolio e' diventato di casa. La Basilicata non fa eccezione.

Non si deve essere sorpresi quindi se hanno trovato rifiuti radioattivi a Tecnoparco, dove arrivano gli scarti petroliferi del centro oli di Viggiano. E' noto da anni ed anni ed anni che fra i fluidi di perforazione ci sono componenti radioattivi, e che l'azione stessa del trivellare riporta in superficie composti radioattivi naturalmente presenti nel sottosuolo. Quegli stessi che madre natura aveva ben pensato di seppellire, e tenere lontano dalle nostre vite. E noi come dei beceri, lo riportiamo in superficie.

E dove puo' finire questa robaccia se non nelle nostre acque e nei nostri campi? 

Semmai occorre chiedersi dove fossero tutti gli enti preposti a salvaguardare, a monitorare, a controllare in tutti questi anni - e anche tutti questi accademici dell'ultima che urlano *dopo* che il petrolio e' diventato di moda, ma che *prima* dormivano tranquilli.

Ad ogni modo, eccoci qui. La cronaca di un morto annunciato.

L'Arpab lo chiama screening - anche qui, gli piace l'inglese - ma e' solo una analisi di quattro campioni prelevati a Tecnoparco di fanghi e di acque di scarto provenienti dal Centro Oli della Val D'Agri di Viggiano.

Dicono che "da fonti bibliografiche" risulta che i rifiuti (acque di produzione, fanghi e tubíni delle condutture) prodotti da attività estrattive (pozzi petroliferi o estrazione gas naturale) possono contenere significative concentrazioni di radionuclidi naturali, come effetto delle estrazioni dal sottosuolo e anche attraverso il veicolamento delle acque dagli strati profondi.

E quindi fanno i controlli - della serie, meglio tardi che mai!

Ecco cosa dicono:

"A titolo meramente esemplificativo, per I'acqua potabile il livello di riferímento fissato dalla direttiva UE per la concentrazione alfa totale è pari a 0.1 Bq/L e i valori misurati nei campioni prelevati nel caso in oggetto risultano circa nove volte superiori"

E quindi, a titolo meramente esemplificativo, cosa vogliamo fare?

Chi ripulira' il tutto? Dove finira' l'acqua? Chi berra' l'acqua? Le strutture di Tecnoparco sono capaci di eliminare le componenti radioattive? Chi paghera' le multe? Chi chiedera' scusa alla gente per avergli avvelenato l'acqua? Che vuol dire a titolo "meramente esemplificativo"? E a titolo meramente attivo cosa facciamo?

Ed ecco perche' gli scempi si fermano prima del tempo e non dopo che sono gia' successi: ci vogliono anni per solo fare le analisi e poi, alla fine,tutto si risolve in una paginetta, mentre chi vive li vicino ha respirato radioattivita' e veleni. E tutto questo schifo non si toglie mica con interventini spiccioli, ci vogliono anni e soldi, e volonta' politica che nessuno ha.

Che dire. Io dico solo che ovunque li si cercheranno, si troveranno scarti inquinanti e tossici - che sia Pisticci, che sia Cercemaggiore, che sia la Pennsylvania, perche' e' la natura stessa del petrolio di portare con se inquinamento e distruzione - dell'ambiente, dei polmoni, della democrazia.











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